  
LA SICUREZZA ELETTRICA
IN BASSA TENSIONE
Dispositivi di manovra
e protezione (8)
10.6.6 Principali grandezze e
caratteristiche elettriche
Le grandezze nominali degli interruttori
automatici sono descritte nelle Norme CEI 23-3 (Norme per interruttori
per uso domestico), CEI 23-18 (Norme per interruttori differenziali
per usi domestici e similari e per interruttori differenziali
con sganciatori di sovracorrente incorporati per usi domestici
e similari) ed EN-60947-2 (Norme per interruttori ad uso industriale).
Di seguito verranno descritte le principali grandezze nominali
relative agli interruttori per uso domestico e similare e di
tipo industriale.

1) Corrente nominale
2)
Attitudine al sezionamento
3)
Indicazione della posizione di aperto-chiuso
4)
Nome del costruttore o marchio di fabbrica
5)
Indicazione del tipo e del numero di serie
6)
Conformità alla Norma CEI EN 60947-2
7)
Categoria di utilizzazione/: A per interruttori
senza ritardo di intervento intenzionale, B per interruttori
selettivi
(con ritardo di intervento intenzionale solitamente regolabile)
8)
Tensioni di impiego nominaliUe
9)
Valori della frequenza nominale e limiti dell’eventuale
funzionamento in corrente continua
10) Poteri di interruzione
nominali di servizio Ics
11) Poteri di interruzione
nominali estremi Icu
12) Ui tensione
nominale di isolamento – Uimp tensione nominale di
tenuta ad impulso - Ta temperatura di riferimento
13) Icw Corrente
nominale di breve durata ammissibile
Fig.
10.18 - Dati di targa
di un interruttore conforme alle Norme EN-60947-2
10.6.7 Interruttori per uso domestico
·
Tensione nominale d’impiego(Ue)
- valore di tensione assegnato dal costruttore al quale
si riferiscono le prestazioni dell’apparecchio.
Ad uno stesso interruttore possono essere assegnati diversi
valori di tensione nominale d’impiego, alle quali corrispondono
servizi e
prestazioni diverse specificati dal costruttore. I valori normalizzati
dalle Norme CEI 23-3 sono:
- 230 V per interruttori unipolari e bipolari;
- 230/400 V per interruttori unipolari;
- 400 V per interruttori bipolari, tripolari
e tetrapolari.
·
Tensione nominale
di isolamento (Ui) – E’ il valore di tensione
per il quale sono stati dimensionati gli isolamenti elettrici
dell’interruttore. Se per un apparecchio non è stata indicata
la sua tensione di isolamento, si considera come tale la sua
più alta tensione nominale d’impiego.
·
Corrente nominale d’impiego (In)
- Corrente che il dispositivo è in grado di sopportare ininterrottamente
ad una temperatura ambiente prefissata (30°).
La norma CEI 23-3 fissa i valori preferenziali della corrente
nominale: 6-10-20-25-32-50-63-80-100-125.
·
Calibro - valore arrotondato
della corrente convenzionale di non intervento (questo dato
è stato eliminato dalla IV edizione della Norma CEI 23-3).
·
Corrente convenzionale di non
intervento (Inf) - valore di corrente
che non provoca l’apertura del dispositivo per un tempo prefissato.
·
Corrente convenzionale di intervento
(If) - valore di corrente che provoca
l’apertura del dispositivo entro un tempo prefissato.
In
Corrente nominale
(A)
|
Inf
Corrente convenzionale
di non intervento
|
If
Corrente convenzionale
di intervento
|
|
|
 |
|
 |
|
|
 |
|
 |
Tab.
10.5 - Caratteristiche
di intervento degli sganciatori a tempo inverso degli interruttori
ad uso domestico e similare (CEI 23-3)
·
Corrente di intervento istantaneo
(intervento magnetico) - minimo valore di corrente che provoca
l’apertura automatica dell’interruttore senza ritardo intenzionale.
·
Corrente di scambio (Is)
- valore di corrente limite, corrispondente all’intersezione
tra le caratteristiche d’intervento di due dispositivi posti
in serie, al di sopra del quale il dispositivo di protezione,
generalmente posto a monte, fornisce la protezione di sostegno
(back-up) del dispositivo posto a valle.
·
Potere di corto circuito -
corrisponde al valore efficace della corrente presunta che l’interruttore
è in grado di stabilire, portare e interrompere a condizioni
specificate. La Norma descrive due diversi livelli di potere
di corto circuito :
·
Potere di corto circuito estremo
(Icu) , per gli interruttori
ad uso domestico corrisponde al potere di corto circuito
nominale (Icn)
che prevede una serie di aperture automatiche del tipo O-t-CO
(O corrisponde ad un’apertura automatica dell’interruttore,
predisposto chiuso, su corto circuito, t un intervallo
di attesa specificato tra due successive operazioni in condizioni
di cortocircuito e CO una operazione di chiusura su corto
circuito seguita da un’apertura automatica). L’interruttore
dopo una tale sequenza di operazioni deve essere in grado di
sopportare la tensione del circuito, senza il rischio di cedimenti
dell’isolante, essere manovrabile in chiusura ed apertura, anche
se potrebbe non essere in grado di portare con continuità la
sua corrente nominale ed infine deve essere in grado di garantire
la protezione da sovraccarico.
·
Potere di corto circuito di servizio
(Ics) che prevede una serie
di aperture automatiche del tipo O-t-O-t-CO per l’interruttore
unipolare e bipolare e una del tipo O-t-CO-t-CO per gli
interruttori tripolari e tetrapolari. Dopo tale sequenza l’interruttore
deve essere in grado di assicurare i requisiti indicati per
il potere di corto circuito estremo e nello stesso tempo anche
di continuare a portare con continuità la sua corrente nominale.
Icn e Ics sono legati tra di loro da un
rapporto prefissato K che le Norme per gli interruttori di
uso domestico, a seconda del valore di Icn, indicano
in:
Tab.
10.6
Quando è importante la continuità di servizio
si può scegliere un coefficiente K alto, mentre se la continuità
del servizio è meno importante e la probabilità di corto circuito
in prossimità dei morsetti dell’interruttore è trascurabile
si può scegliere un K di valore inferiore.
·
Caratteristiche di intervento
- descrivono il comportamento dell’apparecchio rispetto al tempo
necessario per l’intervento all’apparire di una sovracorrente.
Le caratteristiche, i cui valori minimi sono fissati dalle Norme,
verranno trattate più diffusamente in un paragrafo successivo.
·
Classe di limitazione – la
norma classifica gli apparecchi ad uso civile o similare in
tre classi di limitazione: classe 1, classe 2 e classe 3. La
classe 3 di limitazione corrisponde al massimo livello di prestazione.
continua....

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