LA SICUREZZA ELETTRICA
IN BASSA TENSIONE
Dispositivi di manovra
e protezione (9)
10.6.8 Interruttori per uso industriale
·
Tensione nominale d’impiego o
di servizio (Ue)- è il valore di
tensione al quale sono riferite le prestazioni dell’interruttore.
·
Tensione nominale di isolamento
(Ui) – è il valore di tensione per il
quale sono stati dimensionati gli isolamenti elettrici dell’interruttore.
Se per un apparecchio non è stata indicata la sua tensione di
isolamento, si considera come tale la sua più alta tensione
nominale d’impiego.
·
Corrente nominale ininterrotta
(Iu) - rappresenta il valore di corrente
che l’interruttore può portare, in servizio ininterrotto, senza
che le sue parti assumano sovratemperature tali da compromettere
l’efficienza dell’apparecchio. Corrisponde in pratica alla portata
dell’interruttore.
·
Corrente nominale (termica)(In)
- è il massimo valore di corrente che l’interruttore può portare
in servizio ininterrotto. Corrisponde alla corrente termica
(Irth) convenzionale in aria libera, che rappresenta
il valore massimo di corrente che l’interruttore è destinato
a portare, conformemente alle prescrizioni imposte dalle Norme
di prodotto sui limiti di sovratemperatura. La In
deve essere uguale o minore alla Iu. La corrente
nominale ininterrotta dell’interruttore e la corrente nominale
termica del relativo sganciatore devono essere adatte alle massime
correnti d’esercizio che possono transitare in quel punto dell’impianto.
In particolare la corrente In regolata sullo sganciatore
deve essere maggiore della corrente d’impiego IB e
minore della corrente ammissibile dal cavo IZ con
una corrente convenzionale d’intervento If maggiore
o uguale a 1,45IZ.
·
Potere di interruzione estremo
in cortocircuito (Icu) – è il valore
della massima corrente di cortocircuito che l’interruttore è
in grado di interrompere per due volte (secondo il ciclo O-t-CO),
alla corrispondente tensione di impiego. Dopo il ciclo di apertura
e chiusura non è più richiesta l’attitudine dell’interruttore
a condurre la sua corrente nominale. Ad uno stesso apparecchio
il costruttore può assegnare diversi valori di Icu
corrispondenti ad altrettanti valori di tensione nominale di
impiego. Dopo il ciclo di interruzione l’interruttore deve essere
in grado di portare la sua corrente nominale. Il potere di interruzione
estremo in cortocircuito è espresso in kA ( per la corrente
alternata è il valore efficace della componente simmetrica)
come il valore della corrente di cortocircuito presunta interrotta.
Esso viene normalmente indicato dal costruttore utilizzando
valori percentuali del potere di interruzione nominale estremo
di cortocircuito Icu.
·
Potere di interruzione
nominale di servizio in cortocircuito (Ics)
- è il valore di corrente che l’interruttore è in
grado di interrompere per tre volte secondo un ciclo di operazioni
di apertura, pausa e chiusura O - 3min - CO - 3min - CO ad una
data tensione di sevizio (Ue)e ad un determinato
fattore di potenza. Il rapporto tra Ics e Icu
(K) deve essere scelto tra i seguenti valori normalizzati :
0,25- 0,5-0,75-1 (per interruttori classificati in cat. A) 0,5-0,75
(per interruttori classificati in cat. B).
·
Potere di chiusura
nominale in cortocircuito (Icm) –
è il valore della massima corrente di cortocircuito che l’interruttore
è in grado di stabilire alla tensione nominale di impiego e
a condizioni specificate e non può essere inferiore al suo potere
di interruzione nominale estremo in cortocircuito Icu,
moltiplicato per il fattore ‘n’ riportato nella seguente tabella.
Il suo valore è espresso come il massimo valore di picco della
corrente presunta.
Pdi in cortocircuito (kA)
(valore efficace)
|
Fattore di potenza
(cosfi)
|
Valore minimo del fattore:
|
4,5<Icu<6
|
0,7
|
1,5
|
6<Icu<10
|
0,5
|
1,7
|
10<Icu<20
|
0,3
|
2,0
|
20<Icu<50
|
0,25
|
2,1
|
50<Icu
|
0,2
|
2,2
|
Tab. 10.7
– Rapporto n tra potere di chiusura
e potere di interruzione in cortocircuito e fattore di potenza
relativo (interruttori per c.a.)
·
Corrente nominale di breve durata
(Icw) - è la corrente che l’interruttore può
portare nella posizione di chiuso per un tempo breve in condizioni
di impiego e comportamento specificate. L’interruttore deve
poter portare tale corrente per tutta la durata del tempo di
ritardo previsto per garantire la selettività tra gli interruttori
posti in serie. E’ il valore efficace, in corrente alternata,
della corrente di cortocircuito presunta, considerata costante
per tutta la durata del tempo di ritardo previsto. E’ questo
un parametro che da in un certo senso la misura della robustezza
e della capacità di smaltimento del calore costituendo quindi
un indice oggettivo della qualità di un’apparecchiatura. Più
Icw si avvicina a Icu e più elevate sono
la qualità e la prestazione dell’interruttore.
·
Categoria degli apparecchi
- definiscono l’idoneità o meno alla selettività cronometrica
in corto circuito. Si dividono in due categorie : categoria
A - non previsti per la selettività cronometrica in corto
circuito (eventualmente è possibile ottenere la selettività
amperometrica) rispetto ad altri apparecchi posti in serie (pertanto
per questi interruttori non è indicata la corrente nominale
di breve durata), categoria B - previsti per la selettività
cronometrica in corto circuito rispetto ad altri dispositivi
con ritardo intenzionale (i valori preferenziali di tempo di
ritardo sono: 0,05-0,1-0,25-0,5-1 s) posti in serie. Per questi
apparecchi deve essere dichiarata la corrente nominale di breve
durata Icw perché l’apparecchio deve essere in grado
di sopportare la corrente di corto circuito per un tempo fino
ad un secondo senza aprirsi o danneggiarsi. Per essere classificato
di tipo ‘B’ l’interruttore, a seconda della corrente nominale,
deve avere il valore della corrente di breve durata pari a:
|
Icw
è il maggiore valore
tra 12 In e 5kA
|
|
Icw=30kA
|
Tab.
10.8
·
Corrente regolata dello sganciatore
di massima corrente (Ir)- valore
della corrente in base alla quale sono definite le caratteristiche
di intervento dello sganciatore. Viene indicata con il campo
di regolazione. Il costruttore deve indicare l’influenza della
temperatura ambiente sul valore della corrente di intervento.
·
Tensione nominale di tenuta ad
impulso (Uimp) - è il valore
di picco di una tensione ad impulso che l’apparecchio può sopportare
in condizioni specificate di prova: ad interruttore aperto non
si devono verificare scariche tra i contatti di una stessa fase
ne tra fase e massa. Corrisponde al valore di sovratensione,
di origine atmosferica o di altra natura, che l’interruttore
è in grado di sopportare.
·
Caratteristica di intervento per
sovraccarico - le caratteristiche tempo corrente per i sovraccarichi
di lunga durata.
·
Manovra positiva - deve esser
evidenziato il caso di non avvenuto sezionamento come ad esempio
quando i contatti accidentalmente si dovessero saldare tra di
loro. Deve essere possibile spostare la leva in posizione di
aperto, ma questa deve portarsi automaticamente in posizione
tale da evidenziare che l’operazione di sezionamento è fallita.
·
Durata totale d’interruzione
- è il tempo impiegato da un interruttore ad interrompere, passando
dalla posizione di chiuso a quella di aperto, una corrente di
corto circuito. Il tempo totale di interruzione è dato dalla
somma del tempo di apertura più il tempo d’arco.
|
tr tempo di intervento del relè
t1 tempo di intervento del meccanismo
dell’interruttore fino al dstacco dei contatti
ta tempo di durata dell’arco
|
|
Fig.
10.19 - Durata totale d’interruzione
Il tempo di apertura è l’intervallo di
tempo che intercorre tra l’istante in cui viene trasmesso il
segnale di apertura e l’istante corrispondente alla effettiva
separazione metallica del circuito. Il tempo d’arco è l’intervallo
di tempo che, in un’operazione di apertura, intercorre tra l’istante
di separazione metallica del circuito e l’istante di estinzione
dell’arco. Come vedremo in seguito è possibile sfruttare il
tempo di apertura per ottenere una protezione di tipo selettivo.
Infatti per ottenere la selettività tra due apparecchi è necessario
aumentare il tempo dell’apparecchio installato a monte in modo
che il nuovo tempo d’intervento sia maggiore del tempo totale
di interruzione dell’apparecchio situato a valle.
Fig. 10.20
- Tempo di apertura in una protezione selettiva
Fig. 10.21 -
Caratteristica di intervento di un interruttore automatico
Ir
Corrente
regolata
(A)
|
Inf
Corrente
convenzionale di non intervento
|
If
Corrente
convenzionale di intervento
|
|
|
|
|
|
|
Tab. 10.9 -
Caratteristiche di intervento degli sganciatori a tempo inverso
degli interruttori ad uso industriale (CEI EN 60947-2) alla
temperatura ambiente di riferimento di 30 gradi centigradi
continua....
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