L’alimentazione dei circuiti di chiamata e segnalazione
mediante sistema a bassissima tensione
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2. Alimentazione dei circuiti di chiamata e segnalazione a bassissima tensione
L'alimentazione dei circuiti di chiamata e segnalazione viene solitamente fornita, tramite un sistema di tipo SELV, da una sorgente autonoma costituita da un trasformatore di sicurezza conforme alla Norma CEI 96-7 o con un grado di sicurezza equivalente (Il sistema PELV si utilizza principalmente per l'alimentazione dei circuiti di comando dove, per ragioni funzionali, è richiesta la messa a terra di un punto del circuito). Un trasformatore per essere definito di sicurezza deve presentare una tensione secondaria a vuoto non superiore a 50 V e gli avvolgimenti devono essere separati da un isolamento doppio o rinforzato (oppure per i trasformatori fissi anche uno schermo metallico collegato a terra). L'isolamento del circuito primario verso un eventuale involucro metallico può essere doppio o rinforzato, trasformatore di Classe II, oppure normale, trasformatore di Classe I, in questo caso l'involucro metallico deve essere collegato a terra. Il secondario del trasformatore SELV e le masse alimentate non devono invece essere collegati a terra (fig. 2).
Fig. 2 – Circuiti alimentati a bassissima tensione di sicurezza (SELV)
E' vietata la messa a terra delle masse
Quando il trasformatore è di sicurezza deve riportare in targa il simbolo rappresentato nella figura seguente ed eventualmente, come normalmente avviene per i trasformatori che alimentano circuiti di chiamata, il simbolo del doppio isolamento (fig. 3).
Fig. 3 - Simboli grafici caratteristici di un trasformatore di sicurezza di Classe II
A volte i circuiti di segnalazione e chiamata sono anche alimentati tramite un sistema di tipo FELV. I trasformatori di alimentazione del circuito hanno il secondario normalmente isolato da terra ma non sono di sicurezza. L'isolamento del circuito secondario nei confronti dei sistemi elettrici a tensione maggiore non è più sufficiente a garantire che la tensione del circuito primario possa trasferirsi in caso di guasto su quello secondario e occorre pertanto prendere provvedimenti nei confronti dei contatti diretti ed indiretti.
Le masse, indipendentemente dal valore della tensione secondaria, devono essere collegate al conduttore di protezione del circuito primario (fig. 4).
Fig. 4 – Circuiti alimentati a bassissima tensione funzionale (FELV)
E' richiesta la messa a terra delle masse
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