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La sicurezza degli impianti elettrici nei locali ad uso medico
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Fig. 7.8 - Non è ammesso l'entra ed esci su più di due prese perché altrimenti si formerebbe più di un subnodo

Con un morsetto a compressione si costituisce un solo subnodo e si risponde pienamente alle disposizioni normative (fig. 7.9).

Fig. 7.9 - Con un connettore a compressione è possibile collegare più prese perché si forma un solo subnodo

Il nodo equipotenziale deve essere collegato al collettore generale di terra dell'edificio oppure a quello di tutta l'unità immobiliare. Questa soluzione può essere particolarmente appropriata, in presenza di più locali ad uso medico, quando sono necessari più nodi equipotenziali. A tale collettore devono essere collegati i conduttori dei vari nodi e i conduttori di protezione degli ambienti normali come ad esempio corridoi, sale d'attesa, rispostigli, ecc.. Il conduttore equipotenziale che collega le masse estranee al nodo deve avere una sezione minima di 6 mm2 se di rame mentre il conduttore di protezione che collega le masse al nodo segue le regole della norma generale impianti e, normalmente, deve avere una sezione pari a quella del conduttore di fase. In genere, essendo i conduttori di protezione di sezione inferiore, è sufficiente un conduttore di 6 mm2. Il collegamento al collettore dell'unità immobiliare o al collettore generale dell'immobile deve essere effettuato con un conduttore di sezione almeno uguale alla sezione più elevata tra i conduttori che fanno capo al nodo stesso. In fig. 7.10 è riportato un esempio di impianto di alimentazione e di egualizzazione dei potenziali in una sala chirurgica. Nello schema sono evidenziati il nodo equipotenziale, al quale fanno capo tutti i collegamenti equipotenziali supplementari e i conduttori di protezione delle masse, e l'alimentazione degli apparecchi elettromedicali mediante sistema IT-M.
Gli apparecchi fissi di potenza superiore a 5 kVA e l'apparecchio radiologico sono alimentati direttamente dalla rete e protetti con relè differenziale con Idn non superiore a 30 mA.



Fig. 7.10 - Impianto di alimentazione ed egualizzazione dei potenziali in una sala chirurgica


Sono ammessi sistemi di protezione a bassissima tensione di sicurezza sia SELV sia PELV adottando per i locali del gruppo 1 e 2 i seguenti provvedimenti:
· La tensione nominale non deve essere superiore a 25 V in corrente alternata e a 60 V in corrente continua
· Le masse dei componenti elettrici installati nella zona paziente o che possono entrare in tale zona devono essere collegati al nodo equipotenziale


Per comodità del lettore si riportano in tab. 7.1, in relazione al gruppo di appartenenza del locale medico, le disposizioni più importanti fornite dalle Norme.

 


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