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IMPIANTI

 

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La sicurezza degli impianti elettrici nei locali ad uso medico
(12/12)


Gruppo di appartenenza del  locale

Esempi di locali
appartenenti al gruppo

Valore limite della resistenza  delle masse estranee

Necessità del nodo e ammissibilità del subnodo

Sistema
IT-M (eccetto gli apparecchi RX o di potenza superiore a 5 kVA e per gli apparecchi fissi fuori dalla zona paziente)

Collegamenti equipotenziali
supplementari

Interruttore differenziale Tipo A o B con Idn inferiore a 30 mA

0

Ambulatorio medico senza apparecchi con parti applicate

200
OHM

NO

NO

Non necessari

Non indispensabile

1

Ambulatorio medico con apparecchi con parti applicate, camera di degenza, locale per esami di fisiopatologia, per idroterapia, per radiologia, per terapia fisica, sala parto


200
OHM

SI

NO

SI

Per prese fino a 32 A

2

Locale chirurgico, ambulatorio chirurgico, locale per sorveglianza o terapia intensiva, locale per anestesia, locale per esame agiografico, sala per cateterismo cardiaco




0,5
MEGA OHM

SI

SI

SI

Per tutti i circuiti non alimentati dal sistema IT-M

Tab. 7.1 - Caratteristiche degli impianti nei locali ad uso medico in funzione del gruppo di appartenenza


8. Verifiche iniziali e periodiche

Le verifiche iniziali devono accertare che l'impianto sia conforme alle Norme mentre le verifiche periodiche che l'impianto mantenga le caratteristiche di sicurezza iniziali nel tempo.

Le verifiche iniziali devono essere effettuate, attraverso un esame a vista o prove e misure, dalla ditta installatrice prima della consegna dell'impianto e del rilascio della dichiarazione di conformità. Oltre alle normali verifiche prescritte dalle Norme 64-8/6, per i locali ad uso medico occorre effettuare:
- prova funzionale dei dispositivi di controllo dell'isolamento di sistemi I-TM e dei sistemi di allarme ottico e acustico. La prova deve essere svolta simulando che la resistenza di isolamento scenda al di sotto di 50 kohm;
- misure per verificare il collegamento equipotenziale supplementare. La misura consiste nel rilevare il valore della resistenza del collegamento al nodo equipotenziale. Per i locali del gruppo 2 non deve essere superiore a 0,2 ohm. La prova deve essere eseguita in corrente continua o alternata con tensione a vuoto da 4 a 24 V ed una corrente di almeno 10 A. Per i locali del gruppo 1 non è necessario misurare il valore della resistenza dei collegamenti al nodo ma è sufficiente verificarne la continuità (fig. 7.11);
- misure delle correnti di dispersione dell'avvolgimento secondario a vuoto e sull'involucro dei trasformatori per uso medicale. Occorre accertare che la corrente a vuoto, e sull'involucro, non superi i 0,5 mA, ma solo se non è stata eseguita e certificata dal costruttore del trasformatore d'isolamento;
- esame a vista per controllare che siano state rispettate le altre prescrizioni della sezione 710;
- verifica dell'impianto di terra secondo la Norma CEI 11-1 per i sistemi di I e II categoria e cap. 61 della Norma CEI 64/8. Le verifiche periodiche devono essere effettuate da un tecnico specializzato che trascriverà su un registro ( anche in carta semplice) e controfirmerà i risultati delle prove e delle misure.
- verifica dell'impianto di terra secondo la Norma CEI 11-1 per i sistemi di I e II categoria e cap. 61 della Norma CEI 64/8, (la norma non specifica una particolare periodicità, ma per analogia con le verifiche dei collegamenti equipotenziali potrebbe essere effettuata ogni 3 anni);
- prova funzionale dei dispositivi di controllo dell'isolamento di sistemi I-TM e dei sistemi di allarme ottico e acustico. La prova deve essere svolta simulando che la resistenza di isolamento scenda al di sotto di 50 kohm, ogni 6 mesi;
- misure per verificare il collegamento equipotenziale supplementare. La misura consiste nel rilevare il valore della resistenza del collegamento al nodo equipotenziale. Per i locali del gruppo 2 non deve essere superiore a 0,2 ohm. La prova deve essere eseguita in corrente continua o alternata con tensione a vuoto da 4 a 24 V ed una corrente di almeno 10 A. Per i locali del gruppo 1 non è necessario misurare il valore della resistenza dei collegamenti al nodo ma è sufficiente verificarne la continuità. La prova deve essere ripetuta ogni 3 anni;
- tarature dei dispositivi di protezione regolabili, ogni anno;
- verifica degli impianti di sicurezza e riserva :
prova a vuoto funzionale dell'alimentazione per i motori a combustione, ogni mese,
prova a carico funzionale dell'alimentazione per i motori a combustione per 30 minuti almeno, ogni 4 mesi,
prova funzionale dell'alimentazione tramite batterie secondo le istruzioni del costruttore, ogni 6 mesi
- resistenza di isolamento dei circuiti, almeno ogni tre anni
- prova di funzionamento elettrico alla corrente Idn degli interruttori differenziali (non è necessario verificare il tempo di intervento), ogni anno.

 


Fig. 8.1 - Misura della resistenza del collegamento al nodo equipotenziale per i locali del gruppo 2 (la resistenza del collegamento non deve essere superiore a 0,2 ohm) e prova di continuità per i locali del gruppo 1

 

Fine

Settembre 2003

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