LA SICUREZZA ELETTRICA
IN BASSA TENSIONE
Protezione
contro i contatti indiretti (1)
4.
Protezioni contro i contatti diretti e indiretti -
Definizioni
4.1
Isolamento
·
Isolamento funzionale: isolamento esistente
tra le parti attive e tra queste e la carcassa di un apparecchio
elettrico. Senza questo isolamento la macchina non potrebbe
funzionare.
·
Isolamento principale: isolamento delle
parti attive necessario a proteggere contro la folgorazione.
·
Isolamento supplementare: isolamento
che garantisce la protezione delle persone nel caso di cedimento
dell’isolamento principale.
·
Doppio isolamento: isolamento principale
più isolamento supplementare.
·
Isolamento rinforzato: sostituisce il
doppio isolamento se garantisce lo stesso grado di protezione.
Fig. 4.1 - Tipi di
isolamento
4.2
Massa
Parte conduttrice facente
parte dell’impianto elettrico che può essere toccata e che non
è normalmente in tensione ma che può andarci se si ha un cedimento
dell’isolamento principale. Una parte conduttrice che avvolge
una parte a doppio isolamento non è da considerare una massa.
Una parte conduttrice che può andare in tensione durante un
guasto d’isolamento solo perché è a contatto con una massa,
non è da considerare una massa.
4.3 Massa estranea
Parte conduttrice non
facente parte dell’impianto elettrico, in buon collegamento
elettrico col terreno, in grado di introdurre il potenziale
di terra (tubazione idrica interrata, l’armatura del cemento
armato, strutture portanti di edifici metallici ecc..) o altro
potenziale (tubo che si collega con l’impianto idrico del condominio
e che in caso di guasto ad uno scaldaacqua di un condomino può
portare un potenziale pericoloso nella vasca da bagno di un
altro condomino). Purtroppo non è sempre così facile individuare
una massa estranea. Una parte metallica in buon collegamento
con il terreno risulta pericolosa se una persona tocca contemporaneamente
una massa in tensione e una massa estranea : nell’ipotetico
caso in cui la resistenza verso terra della massa estranea fosse
uguale a zero, la persona sarebbe infatti soggetta alla tensione
totale. La resistenza verso terra della parte metallica sommata
alla resistenza del corpo umano limitano la corrente che potrebbe
fluire attraverso la persona. Come sappiamo per stabilire delle
regole comuni in sede internazionale si è tenuto conto di un
percorso della corrente nel corpo umano tra due mani e due piedi,
supponendo in serie una resistenza Rtc di 1000W
per ambienti ordinari e di 200W
per ambienti particolari (cantieri edili, locali per il ricovero
degli animali ecc..). Se la resistenza in serie al corpo umano
è superiore ai limiti suindicati, seguendo le corrette regole
di installazione, la sicurezza contro i contatti indiretti è
garantita. Si può concludere che una parte metallica che presenti
verso terra una resistenza inferiore a 1000W
in condizioni ordinarie e a 200W
in condizioni particolari può introdurre nell’ambiente situazioni
pericolose in quanto fuori dalle condizioni prescritte dalle
norme. Non tutte le parti metalliche che presentano verso
terra una resistenza inferiore a questi limiti devono essere
collegate a terra. La norma richiede un collegamento, detto
collegamento equipotenziale principale, solo nel punto di entrata
nell’edificio e un collegamento equipotenziale supplementare
nei locali da bagno, piscine, locali destinati ai ricoveri di
animali, locali medici e luoghi conduttori ristretti. Il collegamento
equipotenziale principale è richiesto soltanto per i tubi alimentanti
i servizi dell’edificio, le parti strutturali metalliche dell’edificio
e le canalizzazioni del riscaldamento centralizzato e del condizionamento
d’aria, le armature principali del cemento armato utilizzate
nella costruzione degli edifici (se praticamente possibile)
ed è consigliabile, ma non richiesto dalla norma il collegamento
a terra delle parti metalliche che alla base dell’edificio presentino
una resistenza inferiore a 1000W
verso terra in condizioni ordinarie e 200W
verso terra in condizioni particolari. Il collegamento equipotenziale
supplementare riguarda invece tutte le masse estranee che è
però sufficiente collegare all’ingresso del locale (ad esempio
le tubazioni metalliche che entrano in un bagno). In alcuni
particolari ambienti, dove occorre individuare le masse estranee
da collegare in equipotenzialità, per la misura della resistenza
verso terra (fig. 4.2) si può utilizzare un ohmmetro per gli
ambienti in cui il limite è di 200W
o un megaohmmetro negli altri casi (locali ad uso medico con
pericolo di microshock).
Fig. 4.2 - Resistenza verso
terra delle masse estranee. Una struttura non facente parte
dell’impianto elettrico si considera “massa estranea”
se la sua resistenza rispetto alla terra è inferiore a 1000
W per gli ambienti
normali e 200 W
per gli ambienti particolari.
4.4
Contatti diretti
Si parla di contatto diretto
quando si entra in contatto con una parte attiva dell’impianto
e cioè con conduttori che sono normalmente in tensione, ad esempio
i conduttori di una linea elettrica compreso il neutro
ma escluso il conduttore PEN. Il contatto diretto può avvenire
anche tramite una parte conduttrice purché non sia una massa
o in contatto con una massa. (CEI 64-8 art. 23-5)
4.5
Contatti indiretti
Un contatto indiretto
è il contatto di una persona con una massa o con una parte conduttrice
a contatto con una massa durante un guasto all’isolamento (ad
esempio la carcassa di un elettrodomestico). Mentre ci si può
difendere dal contatto diretto, mantenendosi a distanza dal
pericolo visibile, nel contatto indiretto, essendo un pericolo
invisibile, ci si può difendere solo con un adeguato sistema
di protezione (CEI 64-8 art 23-6).
continua...
|