LA SICUREZZA ELETTRICA
IN BASSA TENSIONE
Dispositivi di manovra
e protezione (5)
10.5
Sezionatore, interruttore di manovra e interruttore
di manovra-sezionatore
10.5.1 Generalità
Per garantire la sicurezza durante lavori
eseguiti sugli impianti elettrici occorre prendere alcuni provvedimenti
di cui uno, fondamentale, è il sezionamento dei circuiti (in
alcuni casi e seguendo particolari procedure è possibile lavorare
su parti in tensione). Nonostante sempre più sovente la funzione
di sezionamento sia svolta da apparecchi che hanno anche compiti
di manovra e di protezione il sezionatore trova in molti casi
la sua giusta collocazione. Devono essere protetti a monte
da interruttori o fusibili con essi coordinati (protezione di
backup) come viene indicato dalle tabelle dei costruttori. Di
seguito verrà descritto, anche se brevemente, il sezionatore
nelle sue parti e caratteristiche per poi passare ad esporre
le particolarità costruttive e funzionali degli interruttori
di manovra-sezionatori.
Fig.
10.9 - Definizioni e
simbologia grafica dei sezionatori, interruttori di manovra
- sezionatori e combinazioni con fusibili
10.5.2 Grandezze nominali
Le grandezze nominali per i sezionatori
di seguito elencate sono definite nella Norma CEI 17-11.
·
tensione nominale d’impiego, Ue
(V);
·
tensione nominale d’isolamento,
Ui (V);
·
corrente nominale d’impiego,
Iu (A) è
la corrente definita dal costruttore tenendo conto della tensione
nominale, della frequenza nominale, del servizio nominale,
della categoria di utilizzazione e del tipo di custodia di protezione;
·
corrente nominale termica convenzionale,
Ith (A) ;
·
corrente nominale termica in involucro,
Ithe (A) ;
·
frequenza nominale, f (Hz);
·
servizio normale (8 ore oppure
ininterrotto) ;
·
potere nominale di chiusura o
potere di stabilimento , potere nominale di interruzione
- vengono espressi quali multipli della corrente nominale d’impiego
in funzione della gravosità del servizio (categoria d’impiego) ;
·
corrente nominale di breve durata
ammissibile Icw - è la corrente che
un interruttore è in grado di portare, senza danneggiarsi, nella
posizione di chiuso per una durata specificata nelle condizioni
prescritte di utilizzazione e di comportamento ;
·
potere nominale di chiusura su
corto circuito, Icm
(kA) - si riferisce agli interruttori di manovra
e agli interruttori di manovra sezionatori per un’operazione
di chiusura su specificati valori di cresta di correnti di corto
circuito. Non è definibile un potere d’interruzione durante
un corto circuito perché non è richiesto per queste apparecchiature.
Quando questo dato non è indicato dal costruttore si deve intendere
almeno pari alla corrente di picco corrispondente
Icw;
·
corrente nominale di corto circuito
condizionata da fusibile o interruttore automatico
Icd - è la corrente presunta che l’apparecchio
associato con un fusibile può sopportare, senza danneggiarsi,
per la durata dell’operazione di quest’ultimo, nelle condizioni
di prova specificate ;
·
categorie di utilizzazione AC
- definiscono la gravosità delle condizioni d’utilizzazione
e vengono rappresentate con due lettere indicative del tipo
di circuito in cui l’apparecchio può essere installato e con
un numero di due cifre indicativo del tipo di utilizzazione
e delle modalità di manovra previste ;
·
durata meccanica e durata
elettrica - la durata meccanica esprime il numero di cicli
( un singolo ciclo è costituito dall’insieme di un’operazione
di chiusura e di una di apertura e chiusura) a vuoto che l’apparecchio
è in grado di effettuare senza revisioni o sostituzioni di parti
meccaniche (è ammessa la manutenzione ordinaria). Anche la durata
elettrica viene espressa in cicli ed esprime la resistenza dei
contatti all’usura elettrica con operazioni sotto carico alle
condizioni specificate dalle Norme.
1)
Norma di riferimento
2)
Attitudine al sezionamento
(se l’apparecchio non è idoneo al sezionamento invece del simbolo
è riportata la scritta “non aprire sotto carico”.
3)
Marchio di fabbrica
4)
Sigla che designa
il tipo o la serie
5)
Correnti nominali
d’impiego riferite alle rispettive tensioni nominali e alle
categorie di utilizzo
6)
Frequenza nominale
( per corrente continua è indicata la sigla c.c.)
7)
Tipo di fusibile
(solo per le unità combinate)
8)
Grado di protezione
9)
Indicazione della
posizione di aperto e di chiuso
Fig.
10.10 - Dati di targa
di un sezionatore
La tensione nominale d’impiego, Ue
(V) e la corrente nominale d’impiego, Iu
(A), come sappiamo, non devono essere
inferiori alla tensione e alla corrente del circuito. Per i
sezionatori da manovrare a vuoto questa coppia di dati è da
considerarsi come i massimi valori che non devono essere superati
rispettivamente con la tensione nominale d’isolamento,
Ui (V) e con la corrente
nominale termica convenzionale, Ith
(A). Per gli interruttori invece, dipendendo la corrente di
impiego dalla categoria di utilizzazione e dalla tensione di
impiego, si possono avere (vedere come esempio i dati di targa
della figura 10.10) diverse coppie di valori.
10.5.3 Caratteristiche funzionali
e costruttive del sezionatore
Il sezionatore è un apparecchio meccanico
che assicura, nella posizione di aperto, una distanza di sezionamento
(distanza tra i contatti) tale da garantire la sicurezza. E’
un’apparecchiatura che può aprire e chiudere un circuito quando
la corrente interrotta o stabilita è d’intensità trascurabile
o quando la manovra non produce una cambiamento significativo
della tensione ai terminali (praticamente a vuoto). Nella posizione
di chiuso è in grado di portare la normale corrente del circuito
e, per una durata specificata, anche una corrente anormale del
circuito come ad esempio una corrente di corto circuito. Alla
chiusura deve essere in grado di sopportare correnti di corto
circuito per una durata convenzionale di 1s (Icw).
Ogni sezionatore deve essere munito di un dispositivo atto ad
indicare la posizione assunta dai contatti mobili anche in condizioni
anormali come ad esempio in caso di saldatura dei contatti.
Una indicazione di questo tipo è superflua se la separazione
dei contatti è chiaramente visibile dall’esterno. La Norma 64-8
richiede tra l’altro che la segnalazione sia attivata solo quando
sia stata raggiunta la effettiva posizione di sezionamento dei
contatti in apertura su ogni polo del dispositivo. Per quanto
riguarda la distanza di sezionamento da adottare, le Norme,
in relazione al grado di esposizione dell’impianto elettrico
alle sollecitazioni di tipo impulsivo sugli isolanti (queste
sollecitazioni dielettriche possono essere di origine esterna
dovute a fulminazioni o interna dovute a manovre sui circuiti),
suddivide l’impianto in zone. Per ogni zona e in funzione della
tensione verso terra del sistema, vengono individuati particolari
valori di tensione di riferimento per i quali deve essere garantita
la tenuta dell’isolamento. Dal punto di vista costruttivo il
sezionatore è un apparecchio molto semplice. Non è dotato di
dispositivi per l’interruzione della corrente e nemmeno di meccanismi
per lo scatto rapido o automatico. Il sezionatore è infatti
un’apparecchiatura a manovra ‘dipendente’ in cui la posizione
e la velocità di movimento dei contatti mobili dipendono dall’operatore.
Il sezionamento può essere ottenuto con dispositivi unipolari
affiancati anche se le Norme consigliano di utilizzare apparecchi
multipolari per il sezionamento contemporaneo di tutti i poli
del circuito.
10.5.4 Caratteristiche funzionali
dell’interruttore di manovra e dell’interruttore di manovra
– sezionatore
L’interruttore di manovra (interruttore
non automatico) differisce dal sezionatore perché è in grado
di stabilire e di interrompere la corrente di carico, tenendo
anche conto di sovraccarichi momentanei. L’interruttore di manovra
sezionatore, così come è definito dalle Norme CEI 17-11 art.
2.1.3, “...è un apparecchio meccanico di manovra in grado di
stabilire, portare ed interrompere correnti in condizioni normali
del circuito, comprese eventuali correnti specificate di sovraccarico
in servizio ordinario, così come a portare, per una durata specificata,
correnti in condizioni anormali del circuito, come ad esempio
quelle di corto circuito”. Sono apparecchi che, non essendo
dotati di dispositivi di sgancio automatico, non possono essere
utilizzati per la protezione automatica contro le sovracorrenti
(il potere d’interruzione è generalmente insufficiente sui corto
circuiti). Viene denominato interruttore di manovra/sezionatore
quando (norme CEI 17-11 art. 2.1.5) “...nella posizione di
aperto soddisfa alle prescrizioni della distanza di sezionamento
specificate per un sezionatore”. Essendo apparecchi destinati
a chiudere un circuito è molto importante conoscere il valore
del potere di chiusura (Icm). Devono infatti essere
in grado di sopportare, onde evitare che possano danneggiarsi
e diventare causa di pericolo per le persone, le sollecitazioni
dinamiche e termiche più gravose che possano derivare da tale
manovra, compresa la chiusura su corto circuito. Come per
il sezionatore devono inoltre essere in grado di sopportare
una corrente di corto circuito per un tempo prefissato convenzionale
di 1s (Icw). Sono impiegati principalmente come interruttori
generali di sottoquadri, come organi di manovra e sezionamento
di linee, di sbarre o di gruppi di apparecchiature, come un
congiuntore di sbarre che un complesso di manovra e protezione
di un motore.
Natura
della corrente
|
Categorie di
utilizzazione
|
Categoria di
utilizzazione
|
Applicazioni
tipiche
|
|
Manovra frequente
|
Manovra non frequente
|
|
Corrente
Alternata
|
AC-20A
AC-21A
AC-22A
AC-23A
|
AC-20B
AC-21B
AC-22B
AC-23B
|
Stabilimento e interruzione a vuoto
Manovra di carichi resistivi con sovraccarichi di modesta
entità
Manovra di carichi misti resistivi e induttivi con sovraccarichi
di
modesta entità
Manovra di motori o altri carichi altamente induttivi
|
Corrente
continua
|
DC-20A
DC-21A
DC-22A
DC-23A
|
DC-20B
DC-21B
DC-22B
DC-23B
|
Stabilimento e interruzione a vuoto
Manovra di carichi resistivi con sovraccarichi di modesta
entità
Manovra di carichi misti resistivi e induttivi con sovraccarichi
di
modesta entità (per es. motori in derivazione)
Manovra di motori o altri carichi altamente induttivi
|
Tab. 10.3
- Categorie di utilizzazione degli interruttori di manovra
continua....
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