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Cei 23-51 - La norma per i quadri ad uso domestico e similari (2/3)

     

In assenza di dispositivi di protezione e/o manovra in entrata, la corrente nominale del quadro Inq si può identificare con  la corrente nominale in uscita Inu (fig. 3.2).


Fig. 3.2 - La corrente nominale Inq  di un quadro  senza interruttore generale

In un quadro con più interruttori in ingresso (ad esempio, anche se sarebbe bene evitare la promiscuità fra circuiti di utenze diverse, il quadro centralizzato per la protezione dei  montanti in un edificio di civile abitazione) la Inq del quadro (fig. 3.3) può essere calcolata sommando  l'85% della In dei vari interruttori (se gli interruttori in ingresso hanno tutti la stessa corrente nominale: 0,85xnxIn dove In è la corrente nominale degli interruttori e n è il numero degli interruttori).

Fig. 3.3 - La corrente nominale Inq  di un quadro  con più dispositivi in entrata

 

4. La targa

Tutti i quadri devono avere una targa (fig.4.1). Può essere posta anche dietro la porta e deve indicare con scritte indelebili:

  • nome o marchio del costruttore,
  • tipo del quadro e numero di identificazione,
  • corrente nominale del quadro,
  • natura della corrente e frequenza,
  • tensione nominale di funzionamento,
  • grado di protezione se superiore a IP2XC ( protetto contro corpi solidi di dimensioni superiori a 12,5 mm e contro l'accesso a parti pericolose con un dito e contro l'accesso con un attrezzo impugnato)

Fig. 4.1 - La targa del quadro

 

5. Le verifiche da eseguire

1 -     Verifica della costruzione e dell'identificazione - Il quadro deve avere la targa e deve essere  conforme agli schemi circuitali e ai dati tecnici allegati;

2 - Verifica dei limiti di sovratemperatura - Verifica che la potenza totale dissipata dal quadro (Ptot) sia inferiore alla potenza massima dissipabile dall'involucro (Pinv)

3-     Verifica del cablaggio, del funzionamento meccanico ed eventualmente del funzionamento elettrico - Controllo del corretto collegamento dei cavi e degli apparecchi;

4-     Verifica dell'efficienza del circuito di protezione - Nei quadri metallici controllare a vista o se necessario con prove strumentali il buon collegamento delle masse al conduttore di protezione;

5-     Prova della resistenza di isolamento - La norma 64-8 stabilisce per ogni circuito (quadri più impianto) che la resistenza di isolamento minima sia cinquecento kilohm. La 17-13 richiede una resistenza di isolamento di almeno mille ohm/volt ed è in contraddizione con la 64-8 perché  se ad una tensione nominale di 230 V una resistenza di isolamento di trecento kilohm va bene per la 17-13 e per la 23-51, terminata l'installazione del quadro  non va più bene per la norma 64-8. In ogni caso la resistenza di isolamento è normalmente dell'ordine dei megaohm e quindi il problema non si pone. La verifica deve essere effettuata mediante uno strumento in grado di fornire una tensione di almeno 500 V tra ogni conduttore attivo e le masse e tra i conduttori attivi.

 

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