Cei 23-51 - La norma per i quadri ad uso domestico e similari (1/2)
1. Generalità
La norma 23-51 si interessa dei quadri elettrici ad installazione fissa con corrente nominale non superiore a 125 A ed è stata redatta con lo scopo di semplificare le operazioni di verifica e certificazione richieste dalle norme 17-13 all'interno delle quali, prima della 23-51, ricadevano anche i semplici centralini d'appartamento: se il quadro ha una corrente nominale non superiore a 125 A si può ricondurre tutto ad una semplice verifica della dissipazione del calore mediante calcoli o si può addirittura evitare ogni calcolo se il quadro è monofase è ha una corrente nominale inferiore a 32 A (fig. 1.1)

Fig. 1.1 - I quadri per uso domestico e per usi similari secondo la norma CEI 23-51
2. Dove si applica la norma
La norma 23-51 si applica ai quadri realizzati assiemando entro involucri conformi alla norma CEI 23-48 e CEI 23-49 almeno due dispositivi (un unico interruttore non costituisce un quadro) che nell'uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile (interruttori automatici o differenziali, trasformatori, lampade, ecc..). Sono ad installazione fissa e devono essere utilizzati a temperature ambiente non superiore a 25° C ma che occasionalmente possono raggiungere i 35° C. Sono previsti per un impiego in corrente alternata con tensione nominale non superiore a 440 V e con una corrente di corto circuito presunta non superiore a 10 kA (valore efficace della componente simmetrica) elevabile a 15 kA se protetti da dispositivi limitatori di corrente (fusibili o interruttori) che limitano il valore di picco della corrente di cortocircuito a 15 k A in corrispondenza del loro potere di interruzione nominale. Se anche una sola delle condizioni indicate non dovesse essere verificata il quadro deve essere riferito alla Norma CEI 17-13/1 o 17-13/3 se il quadro è di tipo ASD (quadri per applicazioni in ambienti industriali destinati ad essere manovrati da persone non addestrate).
3. Come si determina la corrente nominale del quadro Inq
La corrente nominale del quadro Inq è il valore più basso tra la corrente nominale in entrata Ine e la corrente nominale in uscita Inu. Per corrente nominale Ine in entrata del quadro si intende l'85% della corrente nominale o della somma delle correnti nominali dei dispositivi di protezione e/o manovra (magnetotermico, magnetotermico-differenziale, differenziale puro, interruttore di manovra ecc..) di ingresso del quadro (fig. 3.1) destinati ad essere usati contemporaneamente. La corrente nominale in uscita Inu del quadro si ottiene sommando le correnti nominali In dei dispositivi di protezione e/o manovra in uscita utilizzati contemporaneamente. Se non si conoscono i circuiti che possono funzionare contemporaneamente si considera la somma delle correnti nominali di tutti i dispositivi in uscita.

Fig. 3.1 - La corrente nominale Inq di un quadro con interruttore generale
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