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IMPIANTI

 

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L’importanza dell'impianto di terra nel sistema TT
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La funzione dell'impianto di terra

L'impianto di terra svolge l'importante compito di disperdere nel terreno la corrente elettrica che si dirige verso terra in caso di guasto con lo scopo principale di ridurre al minimo il valore delle tensioni di contatto. Per garantire la massima sicurezza deve essere opportunamente coordinato con i dispositivi di interruzione automatica dell'alimentazione (in un sistema TT normalmente un interruttore differenziale fig. 2) in modo da assicurare una rapida apertura del circuito in cui si è manifestato il guasto quando la tensione di contatto raggiunge valori pericolosi per le persone. Attraverso il collegamento a terra, in presenza di un guasto, si determina una circolazione di corrente verso terra che, rilevata dal dispositivo di interruzione automatica, viene prontamente interrotta mediante l'apertura del circuito soggetto a guasto. La struttura dell'impianto di terra e il tipo di terreno devono garantire bassi valori della resistenza di terra che devono essere opportunamente coordinati col dispositivo d'interruzione dell'alimentazione. Se si impiegano dispositivi di massima corrente il valore di resistenza deve essere molto basso, spesso difficilmente ottenibile e soprattutto da mantenere nel tempo, se invece, come solitamente accade, l'interruzione è demandata a dispositivi differenziali, i valori di resistenza richiesti sono facilmente raggiungibili (come noto la resistenza deve essere inferiore o uguale a 50/l d dove l d è la corrente differenziale del dispositivo di protezione).

Figura 2 - Interruttori differenziali

I principali componenti dell'impianto di terra

Un impianto di terra è fondamentalmente costituito da uno o più dispersori, da conduttori di terra, dai collettori di terra (o nodi), dai conduttori di protezione e dai conduttori equipotenziali (tabella 1). Il dispersore è costituito da un corpo metallico o da un insieme di corpi metallici in intimo contatto elettrico con il terreno. Il dispersore è detto “intenzionale” quando svolge la specifica funzione di messa a terra, mentre è detto “di fatto” quando è installato per scopi indipendenti dalla messa a terra. Al collettore principale di terra fanno capo il conduttore di terra, di protezione e di equipotenzialità. E' costituita da una piastra metallica ed è solitamente collocata alla base dell'impianto elettrico, alla partenza delle linee montanti. I conduttori di terra, non in contatto con il terreno, sono conduttori che connettono i dispersori fra loro e al collettore di terra. I conduttori di protezione collegano le carcasse metalliche (masse) degli apparecchi al collettore di terra.
I conduttori equipotenziali (figura 3) hanno lo scopo di evitare che si possano stabilire tensioni pericolose fra le masse metalliche degli apparecchi e fra parti conduttrici, estranee all'impianto elettrico (masse estranee) che possono introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra (tubazioni metalliche dell'acqua, del gas, del riscaldamento, ecc.)

Figura 3 – Collegamenti equipotenziali

Fine
24/03/2012

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