Illuminazione dei luoghi di lavoro in esterno
Norma UNI EN 12464-2
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3.1 Distribuzione delle luminanze
Risulta di estrema importanza garantire una distribuzione bilanciata della luminanza nel campo visivo dei lavoratori, allo scopo di aumentare la nitidezza della visione, di migliorare la possibilità di distinguere piccole differenze di luminanza (contrasto), di aumentare l'efficienza delle funzioni oculari (quali l'accomodamento, la convergenza, etc.), e di migliorare il comfort visivo. Infatti la distribuzione della luminanza nel campo visivo determina il livello di adattamento degli occhi, e questo influenza pesantemente la visibilità del compito da eseguire. Gli effetti negativi causati da scelte errate legate alla luminanza possono portare ad abbagliamento (nel caso di luminanze troppo elevate), ad affaticamenti oculari (nel caso di contrasti di luminanza troppo alti) e ad un ambiente di lavoro poco piacevole e poco stimolante (nel caso si ottengano luminanze e contrasti troppo bassi). Dovrebbero quindi essere evitate improvvise variazioni di luminanza.
3.2 Illuminamento e sua uniformità
L'illuminamento e la sua distribuzione nella zona del compito visivo e nella zona immediatamente circostante hanno un grande impatto sulla rapidità, la sicurezza e la confidenza con la quale una persona percepisce e svolge il compito visivo. Tutti i valori di illuminamento definiti dalla norma UNI EN 12464-2 sono valori di illuminamento medio mantenuto E m , cioè il minimo valore di illuminamento medio consentito in una zona dove deve essere svolto un determinato compito visivo (non si può mai scendere al di sotto, di conseguenza l'avvicinamento a questo valore indica che è giunto il momento di effettuare una manutenzione). I valori di illuminamento medio mantenuto forniti in tabella 7 sono funzionali a garantire un efficace livello di comfort visivo e di prestazioni visive oltre alle necessarie esigenze di sicurezza.
Illuminamento nella zona del compito visivo
L'area dove, per lavoro, occorre svolgere un determinato compito visivo può essere orizzontale, inclinata o anche verticale (figura 1).
Figura 1 – Possibili zone del compito visivo
La norma UNI EN 12464-2, per i livelli di illuminamento delle varie attività, propone una scala di valori espressi in lux, di questo tipo: 5 – 10 – 15 - 20 – 30 – 50 – 75 – 100 – 150 – 200 – 300 – 500 – 750 – 1000 – 1500 – 2000. Detto che 5 lx sono il livello minimo (previsto ad esempio in un'area di parcheggio a traffico leggero), si possono accettare delle deviazioni dai valori indicati dalla tabella generale dei requisiti illuminotecnici (tabella 7), aumentandone i lux di un fattore 1,5 quando esista una delle seguenti condizioni particolarmente critiche di lavoro:
Compito visivo critico
Compito visivo o lavoratore in movimento
Errori non economicamente accettabili
Compito svolto per tempi eccezionalmente lunghi
Dettagli del compito eccezionalmente piccoli o con bassissimo contrasto
Capacità visive del lavoratore inferiori alla norma
Importanti alta produttività e accuratezza nel lavoro
o diminuendone i lux dello stesso fattore 1,5, quando le condizioni di lavoro lo consentono:
Compito visivo con dettagli non particolarmente piccoli o con alti contrasti
Compito svolto per tempi eccezionalmente brevi
La norma UNI EN 12464-2, per i livelli di illuminamento delle varie attività, propone una scala di valori espressi in lux, di questo tipo: 5 – 10 – 15 - 20 – 30 – 50 – 75 – 100 – 150 – 200 – 300 – 500 – 750 – 1000 – 1500 – 2000. Detto che 5 lx sono il livello minimo (previsto ad esempio in un'area di parcheggio a traffico leggero), si possono accettare delle deviazioni dai valori indicati dalla tabella generale dei requisiti illuminotecnici (tabella 7), aumentandone i lux di un fattore 1,5 quando esista una delle seguenti condizioni particolarmente critiche di lavoro:
Compito visivo critico
Compito visivo o lavoratore in movimento
Errori non economicamente accettabili
Compito svolto per tempi eccezionalmente lunghi
Dettagli del compito eccezionalmente piccoli o con bassissimo contrasto
Capacità visive del lavoratore inferiori alla norma
Importanti alta produttività e accuratezza nel lavoro
o diminuendone i lux dello stesso fattore 1,5, quando le condizioni di lavoro lo consentono:
Compito visivo con dettagli non particolarmente piccoli o con alti contrasti
Compito svolto per tempi eccezionalmente brevi
Illuminamento nella zona immediatamente circostante alla zona del compito visivo
Attorno alla zona del compito visivo viene definita una zona immediatamente circostante che è una fascia attorno alla zona del compito, nella quale l'illuminamento può essere diminuito rispetto a quello della zona del compito visivo, in base a quanto prescritto dalla tabella 4.
Illuminamento nella
zona del compito visivo
(lx) |
Illuminamento nella zona
immediatamente circostante
(lx) |
≥ 500 |
100 |
300 |
75 |
200 |
50 |
150 |
30 |
50 ≤ Em ≤ 100 |
20 |
≤ 50 |
Non specificata |
Tabella 4 – Correlazione tra illuminamenti delle zone del compito con le zone circostanti
Chiaramente non ci possono essere variazioni troppo brusche tra zone del compito e zone circostanti, pena abbagliamento e conseguente affaticamento visivo. A questo proposito, per sentirsi bene e non stancarsi precocemente è fondamentale una distribuzione equilibrata delle luminanze.
Griglia di illuminamento
Sulla zona del compito visivo e sulla zona immediatamente circostante dovrebbe essere creata una griglia allo scopo di indicare i punti nei quali devono essere calcolati (in fase di progetto) e misurati (in fase di verifica) i valori di illuminamento.
La griglia, preferibilmente a forma quadrata, dovrebbe avere delle celle in cui il rapporto tra larghezza e altezza sia compreso tra 0,5 e 2. La massima dimensione della griglia può essere:
dove: d è il lato (in metri) maggiore dell'area della griglia, qualora il rapporto tra il lato più lungo e il lato più corto sia inferiore al 2, altrimenti d è il lato minore dell'area della griglia; p è la dimensione massima della cella della griglia (in metri). Il valore di p dovrebbe essere minore o uguale a 10 m.
Uniformità e diversità di illuminamento
L'uniformità di illuminamento Uo è un parametro definito come il rapporto fra l'illuminamento minimo e l'illuminamento medio su una data superficie (Emin /Emax ). Va sempre mantenuto un determinato livello minimo di uniformità d'illuminamento sia nella zona del compito visivo che nella zona immediatamente circostante. I valori minimi di uniformità di illuminamento nella zona del compito visivo, per le varie attività, sono indicati in tabella 7. Il valore dell'uniformità di illuminamento per le zone immediatamente circostanti deve invece essere, in generale, non inferiore a 0,1.
La diversità di illuminamento Ud è un parametro definito invece come il rapporto fra l'illuminamento minimo e l'illuminamento massimo su una data superficie (Emin /Emax ) ed è, in alcune situazioni come ad esempio nelle ferrovie, un importante criterio di qualità nella scelta dell'illuminazione.
Continua...