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IMPIANTI

 

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Impianti elettrici nelle strutture alberghiere
Caratteristiche generali dell’impianto elettrico
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1.Generalità

Le strutture alberghiere oggetto della presente lavoro comprendono tutte quelle attività ricettive turistico-alberghiere elencate nel D.M. 9 aprile 1994 , " Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l'esercizio delle attività ricettive turistico-alberghiere ":

•  alberghi,

•  motel,

•  villaggi albergo,

•  villaggi turistici,

•  esercizi di affittacamere,

•  case e appartamenti per vacanze,

•  alloggi agrituristici,

•  ostelli per la gioventù,

•  residenze turistico alberghiere,

•  rifugi alpini.

Quando i posti letto superano le 25 unità, l'attività rientra fra quelle previste dal D.M. 16 febbraio 1982 (attività n. 84) e si rende necessario, ai fini della progettazione, un esame e un parere preventivo da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Si tratta infatti di strutture nelle quali, per l'elevata densità di affollamento e l'elevato tempo di sfollamento, è maggiore il rischio in caso di incendio (fig. 1).

Fig. 1 – Le strutture alberghiere con più di 25 posti letto
compaiono al numero 84 del D.M. 16 febbraio 1982

Una tale classificazione impone, per questo particolare tipo di ambienti, di adottare provvedimenti specifici per gli impianti elettrici (fig. 2). Il D.M. 9 aprile 1994 si applica a tutte le strutture alberghiere, sia alle nuove costruzioni sia a quelle esistenti, indipendentemente dalla capacità ricettiva. Se la struttura però ha meno di 25 posti letto le prescrizioni saranno ovviamente meno severe (titolo III del D.M. 9 aprile 1994, per i rifugi alpini titolo IV) e ai fini dell'impianto elettrico gli ambienti generalmente possono essere classificati come ordinari. Nelle strutture alberghiere potrebbero essere presenti anche ambienti di ritrovo e spettacolo con capienza superiore a 100 posti, ma si ricade in questo caso nei locali di pubblico spettacolo e trattenimento, attività n. 83 del D.M. 16 febbraio 1982, soggetti alle prescrizioni del D.M. 19-8-96, riguardanti le regole tecniche di prevenzione incendi, dei quali si occupa anche la Sezione 752 Norma CEI 64-8/7. Un altro ambiente particolare che si può incontrare nei complessi alberghieri è costituito dalle autorimesse per le quali esistono regole antincendio specifiche dettate dal DM 1-2-86. Gli impianti elettrici nelle autorimesse sono trattati dalla guida CEI 31-35.

 

a ) È vietato l'uso dei conduttori PEN (schema TN-C) ad esclusione delle condutture che transitano soltanto.

b) Gli apparecchi d'illuminazione devono essere mantenuti ad adeguata distanza dagli oggetti illuminati, se questi ultimi sono combustibili. Attenersi alle indicazioni del costruttore oppure, salvo diversamente indicato, per i faretti e i piccoli proiettori tale distanza deve essere almeno:

•  0,5 m: fino a 100 W;

•  0,8 m: da 100 a 300 W;

•  1 m: da 300 a 500 W.

c) Deve essere evitato il pericolo di proiezione di materiale incandescente, esempio rottura di lampade ad alogeni e ad alogenuri, proteggendo la lampada mediante schermo di sicurezza r e seguendo scrupolosamente le istruzioni fornite dal costruttore.

d) I dispositivi di manovra, controllo e protezione, fatta eccezione per quelli destinati a facilitare l'evacuazione, devono essere posti in luoghi inaccessibili al pubblico,o posti entro involucri apribili con chiave o attrezzo, ad esclusiva disposizione del personale addetto.

e) L'illuminazione di sicurezza deve garantire un'autonomia minima di un ora.

f) Disporre i conduttori dei circuiti in c.a. in modo da evitare riscaldamenti delle parti metalliche adiacenti per effetto induttivo, particolarmente quando si usano cavi unipolari.

g) Deve essere previsto un comando per l'interruzione di emergenza.

h) Per il montaggio diretto su superfici normalmente infiammabili devono essere utilizzati apparecchi di illuminazione specificatamente previsti per lo scopo e dichiarati tali dal costruttore

i) Quando si utilizzano cavi “non propaganti la fiamma” (CEI 20-35) i cavi possono essere e

installati individualmente oppure distanziati tra loro almeno 250 mm nei tratti di percorso parallelo.

l) I dispositivi di protezione contro le sovracorrenti devono essere collocati all'origine dei

circuiti, sia che attraversino sia che abbiano si origine nei luoghi stessi.

m) I componenti dell'impianto montati su o all'interno di strutture combustibili che nel normale funzionamento possono emettere archi o scintille tali da far uscire dal microambiente interno agli apparecchi medesimi particelle incandescenti che possono innescare un incendio devono essere racchiusi in custodie aventi grado di protezione IP4X almeno verso le strutture combustibili.

n) Quando si utilizzano cavi “non propaganti l'incendio il fascio di cavi non deve essere in quantità tale da superare il volume unitario di materiale non metallico stabilito dalla Norma CEI 20-22 .

 

Continua....

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