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Il neutro, un conduttore molto "attivo"
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Gli effetti derivanti dalla mancanza del neutro sono particolarmente evidenti se si ha l'interruzione di una fase. L'assenza del neutro (fig. 2.6) sottopone le utenze con lo stesso valore di impedenza Z1 e Z2, a causa di un guasto temporaneamente collegate in serie tra di loro, alla metà della tensione di linea, diversa da quella nominale.


Fig. 2.6 - In assenza del neutro, le utenze Z1 e Z2, collegate in serie tra di loro a causa della momentanea interruzione della fase 1, sono sottoposte, se di impedenza uguale, ad una tensione U/2 diversa da quella di fase.

La presenza del neutro rende invece indipendenti le utenze che, anche con l'interruzione di una fase, continuano a funzionare alla loro tensione nominale pari a quella di fase (fig.2.7).

Fig. 2.7 - In presenza del neutro le utenze Z1 e Z2 continuano a funzionare correttamente perché, nonostante l'interruzione della fase 1, sono sempre alimentate dalla tensione di fase.

Il neutro può interrompersi e le utenze monofase a valle dell'interruzione diventeranno funzionalmente dipendenti dal guasto mentre quelle a monte continueranno ad essere correttamente alimentate. In fig. 2.8 l'interruzione del neutro a valle dell'utenza Z1 sottopone le utenze Z2 e Z3 alla metà della tensione concatenata. L'utenza Z1, funzionalmente indipendente dal guasto, continuerà a funzionare correttamente.

Fig. 2.8 - Con l'interruzione del neutro a valle dell'utenza Z1, ai capi delle utenze Z2 e Z3, se di uguale valore, si stabilisce metà della tensione concatenata pregiudicandone il corretto funzionamento. L'utenza Z1 a monte del guasto continuerà ad essere alimentata dalla tensione di fase e quindi a funzionare regolarmente.

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