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Il neutro, un conduttore molto "attivo"
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Se, come abbiamo visto, il sistema è simmetrico ed equilibrato, la corrente In risultante è nulla, altrimenti tanto maggiore è lo squilibrio delle correnti di fase tanto più elevata risulta la corrente sul conduttore di neutro che funge da ritorno (fig. 2.2 e 2.3). In queste condizioni il potenziale del neutro non coincide più col potenziale del centro stella delle fasi provocando una modesta disimmetria delle tensioni di fase.



Fig. 2.2 - Spostamento dal centro stella del potenziale di neutro in presenza del conduttore di neutro. Quando il carico è squilibrato il conduttore di neutro è attraversato da una corrente In risultante dalla somma vettoriale delle correnti di fase. Il centro stella si sposta da 0 a 01 provocando una modesta dissimmetria delle tensioni di fase



Fig. 2.3 - Sistema con neutro distribuito

La presenza del neutro si rivela in questi casi particolarmente utile perché consente, anche con carichi fortemente squilibrati, di limitare lo spostamento del potenziale del neutro rispetto a quello delle fasi. L'assenza, l'interruzione o una connessione non franca del neutro ed un contemporaneo forte squilibrio delle correnti determina invece una elevata disimmetria delle tensioni di fase, con una conseguente sollecitazione, a volte inaccettabile, degli utilizzatori monofasi (fig. 2.4 e 2.5).


Fig. 2.4 - Spostamento dal centro stella del potenziale di neutro in caso di interruzione del conduttore di neutro. In presenza di carichi fortemente squilibrati si stabilisce una elevata disimmetria delle tensioni di fase che alimentano gli utilizzatori monofasi, provocando sollecitazioni a volte inaccettabili.

Fig. 2.5 - Sistema con neutro non distribuito

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