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Interruttori automatici per uso domestico e similare
(2/2)

3. Campo di applicazione

La Norma riguarda gli interruttori automatici di protezione dalle sovracorrenti installabili in circuiti con tensione nominale massima di 440 V, frequenza di rete di 50 Hz-60 Hz, correnti non superiori a 125 A e corrente di cortocircuito massima presunta di 25 kA. Tipici ambienti di installazione sono gli edifici civili e del terziario ma possono essere utilizzati, rispettando le caratteristiche nominali, anche in ambienti di tipo industriale. Sono interruttori previsti per essere manovrati da parte di persone non addestrate e quindi necessitano di provvedimenti più rigorosi, rispetto a quelli di uso generale, per quanto concerne la sicurezza. L'ambiente di installazione deve presentare temperature comprese fra –5 e + 40 °C, un inquinamento non conduttore non superiore al grado 2 oppure, solo eccezionalmente, una conduttività temporanea dovuta alla condensa (tab. 1). È ammesso l'uso anche in ambienti con grado di inquinamento maggiore purché installati in appositi involucri che ricreino al loro interno un ambiente artificiale con grado di inquinamento non superiore al grado 2.

 

Temperatura  ambiente
(°C)

Altitudine
(m sm)

Umidità relativa
(%)

Grado di inquinamento

(CEI EN 60947-11)

-5
+40

< 2000


<
50 a 40 °C
<90 a 20 °C

2

Tab. 1 – Parametri nominali di utilizzo

 

La Norma può essere estesa anche agli interruttori automatici con più valori di corrente nominale purché la regolazione da un valore ad un altro sia impedita nel servizio ordinario e le operazioni di taratura possano essere effettuate solo mediante uno specifico attrezzo. Costruttivamente non è consentito operare regolazioni della caratteristica di intervento e dopo il montaggio non deve essere possibile aggiungere ulteriori sganciatori.

Le norme fissano anche i valori minimi delle caratteristiche di intervento tempo-corrente (tab. 2) che vengono fornite dai costruttori sotto forma di curve (riferite ad un particolare valore di temperatura ambiente). Tali caratteristiche si differenziano per la corrente di intervento istantaneo e vengono indicate dalla norma con le lettere maiuscole B, C e D (fig. 2, 3, 4).


Prova

Tipo

Corrente di prova

Condizione iniziale

Tempo limite di intervento o di non intervento

Risultato

In <32 A

In >32 A

In <63 A

In >63 A

a

B,C,D

1,13In

Freddo

--

--

t<1h

t<2h

Non intervento

b

B,C,D

1,45In

Immediatamente seguente alla prova a

--

--

t<1h

t<2h

Intervento

c

B,C,D

2,55In

Freddo

1s<t<60s

1s<t<120s

--

--

Intervento

d

B
C
D

3In
5In
10In

Freddo

0,1s<t<45s
0,1s<t<15s
0,1s<t<4s(1)

0,1s<t<90s
0,1s<t<30s
0,1s<t<8s

--

--

Intervento

e

B
C
D

5In
10In
20In

Freddo

t<0,1s

t<0,1s

t<0,1s

t<0,1s

Intervento


(1) Per In <10 A è ammesso un tempo t <8s

Tab. 2 - Caratteristiche di intervento degli interruttori
automatici per usi domestici e similari

Fig. 2 – Curva B

Fig. 3 – Curva C

Fig. 4 – Curva D

La fig. 5 riassume ed evidenzia le caratteristiche di intervento delle curve a tempo inverso contro il sovraccarico e a intervento istantaneo contro il cortocircuito. Le ordinate riportano i tempi di intervento mentre le ascisse i multipli delle correnti nominali degli interruttori. Come si può notare la protezione termica non interviene per correnti fino a 1,13I n (I nf - corrente di prova di non intervento) mentre interviene per valori a partire da 1,45I n (I f - corrente di prova di sicuro intervento ). La corrente che invece provoca l'intervento istantaneo della protezione magnetica I m può, a seconda del tipo di caratteristica di intervento, essere compresa fra 3I n e 20 I n .

Fig. 5 – Caratteristiche di intervento degli interruttori per uso domestico
e similare tipo B, C e D

4. Caratteristiche costruttive e funzionali

Il meccanismo di apertura deve essere a scatto libero e i contatti mobili degli interruttori multipolari devono essere meccanicamente accoppiati affinché tutti i poli (ad eccezione del polo di neutro quando presente) chiudano e aprano contemporaneamente sia per manovra manuale che automatica, anche quando un sovraccarico interessa solamente un polo protetto. N egli interruttori quadripolari il polo di neutro non deve chiudersi dopo e non deve aprirsi prima dei poli protetti. Sono interruttori idonei al sezionamento perché nella posizione di aperto, segnalata in modo inequivocabile e affidabile dalla posizione dell'organo di manovra o mediante apposite indicazioni di tipo meccanico, garantiscono una distanza fra i contatti sufficiente a soddisfare le prescrizioni richieste per la funzione di sezionamento. Sono previsti per essere utilizzati nei sistemi IT e a tal scopo, per permettere un corretto intervento anche in presenza di basse correnti di cortocircuito, devono essere sottoposti a p rova di cortocircuito c on una corrente di 500 A oppure non superiore a 1,2 volte la soglia di intervento magnetico, scegliendo il valore più elevato con un massimo di 2500 A, e un fattore di potenza compreso tra 0,93 e 0,98.

Fine

13-05-2006

 

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