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L'installazione delle insegne luminose
e delle lampade a scarica con tensione superiore a 1 kV
(3/4)

2. Protezione contro i contatti indiretti

 

La protezione contro i contatti indiretti deve essere ottenuta tramite l'interruzione dell'alimentazione quando si stabilisce un contatto tra la parte in alta tensione e la terra che determini una dispersione. La corrente di intervento del dispositivo di protezione deve essere inferiore a quella di dispersione verso terra del trasformatore, invertitore o convertitore e comunque non deve superare i 25 mA e l'apertura del circuito deve avvenire in un tempo inferiore a 200 ms. I normali interruttori differenziali installati a monte sul circuito di bassa tensione non rilevando tali correnti di dispersione sul circuito secondario non riescono ad intervenire. La norma specifica che la condizione di guasto deve essere rilevata mediante adeguati sensori (la tensione ai capi della parte del sensore che rileva la corrente di dispersione non deve essere superiore a 50 V) collegati al circuito secondario in grado di far intervenire interruttori installati o sul circuito di bassa o di alta tensione. Come per i dispositivi di rivelazione del circuito aperto tali dispositivi  possono per semplicità essere già integrati e certificati dal costruttore stesso dell'insegna. Determinante ai fini della sicurezza è il collegamento in equipotenzialità e verso terra di tutte le parti metalliche accessibili che, se non sono collegate a terra in altro modo, devono essere provviste di un adeguato morsetto di terra (ad eccezione di molle, e dispositivi di fissaggio di cavi e tubi). Il conduttore di protezione dovrà essere scelto con le consuete caratteristiche: cavo giallo/verde con sezione minima 2,5 mm2 se protetto meccanicamente, 4 mm2 se installato senza protezione meccanica (fig. 1.5).

 

 

Fig. 1.5 – Collegamenti equipotenziali nelle lampade con tensione superiore a 1kV

E' ammesso anche impiegare il PE incorporato nei cavi sotto guaina di alta tensione purché non sia inferiore a 1,5 mm2 oppure la calza metallica di un cavo di alta tensione. La calza districata, attorcigliata e collegata al morsetto di terra deve avere una sezione totale non inferiore a 1,5 mm2. Non sono ammessi collegamenti effettuati direttamente sul cavo avvolto dalla calza per mezzo di collari o pinze. Ove fossero presenti parti metalliche incollate o a contatto per mezzo di superfici verniciate occorre ripristinare la continuità metallica mediante opportuni “cavallotti”  di equipotenzialità.

 

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Prodotto da Elektro 2000

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