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Impianti EX (10)
6. Metodi di protezione delle apparecchiature
Una volta eseguita la classificazione delle aree, individuando all'interno di un impianto le zone in cui è necessario cautelarsi maggiormente da possibili esplosioni, risulta di fondamentale importanza la scelta delle apparecchiature da installare. Il rischio che si verifichi un'esplosione, lo ripetiamo, è legato alla formazione di archi e scintille o al formarsi di temperature superficiali eccessive. In sostanza, le custodie degli apparecchi installati nelle zone pericolose devono evitare questo, o, se ciò non fosse possibile, devono limitare al massimo i danni.
Esistono tanti metodi di protezione basati su un numero esiguo di filosofie protettive, che possiamo sintetizzare così:
- Filosofia contenitiva dell'esplosione. L'idea non è quella di evitare l'esplosione a tutti i costi, ma quella di farla avvenire all'interno di una custodia che la contenga e la circoscrivi. Il metodo di protezione Ex-d è realizzato su questo criterio.
- Filosofia preventiva dell'esplosione. L'idea è quella di realizzare componenti elettrici più sofisticati che, nel loro normale utilizzo, non creano cause d'esplosione (quindi non raggiungono elevate temperature superficiali e non formano scintille).Le custodie di tipo Ex-e ed Ex-n sfruttano questo principio.
- Filosofia inoffensiva dell'esplosione. Si realizzano componenti elettrici di potenza talmente limitata che, in ogni condizione di funzionamento, l'esplosione non si può comunque innescare. A sfruttare questo criterio è la modalità di protezione Ex-i.
- Filosofia isolativa dell'esplosione. Un'altra idea semplice è quella di isolare i materiali elettrici che potrebbero essere causa dell'innesco per scintille o temperature elevate, dalla miscela combustibile-comburente, così da rendere di fatto impossibile l'esplosione. A sfruttare questo criterio abbiamo vari modi di protezione come Ex-m, Ex-p, Ex-q, Ex-o.
Figura 6.1 - Motore costruito con modo di protezione Ex-d (Ghirardi)
Forniamo allora qui di seguito un elenco, il più completo possibile, delle varie esecuzioni di apparecchiature Ex, con la loro definizione e le zone nelle quali possono essere utilizzate. Nei capitoli seguenti, analizzaremo in dettaglio le caratteristiche di ogni modalità di protezione.
Modo di protezione |
Definizione |
Aree di uso |
Ex-d |
Modo di protezione a prova d'esplosione |
Zone 1 e 2 |
Ex-e |
Modo di protezione a sicurezza aumentata |
Zone 1 e 2 |
Ex-n |
Modo di protezione "n" |
Zona 2 |
Ex-i |
Modo di protezione a sicurezza intrinseca |
Zone 0, 1 e 2 |
Ex-m |
Modo di protezione ad incapsulamento in resina |
Zone 1 e 2 |
Ex-p |
Modo di protezione a sovrapressione interna |
Zone 1 e 2 |
Ex-q |
Modo di protezione ad immersione sotto sabbia |
Zone 1 e 2 |
Ex-o |
Modo di protezione ad immersione in olio |
Zone 1 e 2 |
Ex-s |
Modo di protezione "s" |
Zone 0, 1 e 2 |
Tabella 6.1 - Modalità di protezione delle apparecchiature e loro zone di installazione
Figura 6.2 - Custodia di derivazione in modo di protezione Ex-d IP65 (Ghirardi)
Continua...
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