
LA SICUREZZA ELETTRICA
IN BASSA TENSIONE
La cabina di trasformazione
d'utente (1)
14.
La cabina di trasformazione d’utente MT/BT
14.1
Generalità
La cabina elettrica di
trasformazione è costituita dall’insieme dei conduttori, apparecchiature
e macchine atte alla trasformazione della tensione, fornita
dalla rete di distribuzione a media tensione (es. 15 kV in
MT), ai valori di tensione per l’alimentazione delle linee
in bassa tensione (230 V, 400 V in BT). Le cabine elettriche
possono essere classificate in cabine pubbliche e cabine private:
·
Cabine
pubbliche – sono di pertinenza della società di distribuzione
dell’energia elettrica ed alimentano le utenze private in
corrente alternata monofase a 230V o trifase a 400V. Si dividono
a loro volta in cabine di tipo urbano o rurale
costituite da un solo trasformatore di potenza contenuta.
Le cabine urbane si distinguono perché sono generalmente costruite
in muratura mentre quelle rurali sono spesso installate all’esterno
direttamente sul traliccio della MT.
·
Cabine d’utente
– sono di proprietà dell’utente e possono alimentare sia
utenze civili come scuole, ospedali, ecc. sia utenze di tipo
industriale con fornitura dalla rete pubblica in MT. L’utente
deve mettere a disposizione della società distributrice un
apposito locale, accessibile al personale della società, in
cui saranno installati i gruppi di misura con i relativi TA
e TV e le apparecchiature di manovra di competenza della società
di distribuzione. Le soluzioni costruttive possono essere
varie, anche se negli ultimi tempi si va sempre più diffondendo
l’impiego di cabine contenute in armadi metallici di tipo
prefabbricato.
Spesso, al di sotto dei
30 kW, la fornitura è effettuata in BT (anche se sono frequenti
forniture fino a 100 kW e oltre). La decisione di fornire
l’energia in BT o in MT spetta normalmente alla società di
distribuzione ed è legata a diversi fattori, quali le condizioni
della rete locale, la distanza dell’utenza dalla cabina primaria,
ecc.. L’utente da parte sua, quando è possibile scegliere
tra fornitura in BT e fornitura in MT, in base ad un’analisi
dei costi può decidere se scegliere l’una oppure l’altra soluzione.
L’energia fornita in MT ha un costo al kWh inferiore rispetto
a quella fornita in BT. Anche se bisogna valutare il tempo
di ammortamento della cabina di trasformazione, quantificabile
in circa uno o due anni, il costo è comunque ampiamente compensato
dal basso prezzo per kWh dell’energia fornita in MT.
14.2
Struttura e dimensioni minime di una cabina
Le cabine sono nella maggioranza
dei casi ubicate nei locali stessi dello stabilimento da esse
servito e sono costituite fondamentalmente da tre locali distinti.
Per consentire l’allaccio alla rete di MT due locali devono
essere destinati alla società di distribuzione: il primo per
le apparecchiature di sezionamento, il secondo per i gruppi
di misura dell’energia. Il terzo locale è destinato a contenere
il trasformatore e le apparecchiature di BT di pertinenza
dell’utente. Le dimensioni minime dei locali (fig. 14.1) e
i canali di accesso per i cavi di media tensione e per i cavi
degli ausiliari devono essere concordati con la società di
distribuzione. Le soluzioni costruttive possono essere molteplici
anche se fondamentalmente si possono distinguere due situazioni:
·
Disposizione
a giorno: l’alimentazione dalla MT, che può essere ottenuta
in cavo o con linea aerea, accede alle apparecchiature in
vista fino a raggiungere il trasformatore. Il quadro di BT
può essere realizzato con elementi singoli, in caso di pochi
dispositivi, o racchiusi in quadro metallico. Ovviamente,
per motivi di sicurezza, i locali devono essere accessibili
solo al personale autorizzato.
·
Disposizione
in celle (cabine prefabbricate):
ogni elemento del circuito è sistemato all’interno di una
cella unificata e la combinazione di più celle costituisce
la cabina.

Fig. 14.1
– Dimensioni minime
(in cm) più comuni dei locali di una cabina – Altezza minima
per alimentazione in cavo 230 cm, per alimentazione aerea
800 cm
14.3
Lato media tensione
Una cabina vista dal lato
MT può avere sostanzialmente due configurazioni:
Cabina terminale
– la linea in MT si ferma nel punto di installazione della
cabina. Nella fig. 14.2 è rappresentata una cabina dotata
di un unico trasformatore alimentata, come normalmente accade,
da una sola linea. Si può notare il sezionatore S1
munito di coltelli di terra interbloccati con quelli di linea
che servono, in occasione di lavori, per mettere a terra automaticamente
la linea a monte quando si ha l’apertura dei coltelli di linea.
Il sezionatore S2, anch’esso munito di coltelli
di terra, e l’interruttore I (l’interruttore serve anche come
protezione dalle sovracorrenti) sono di pertinenza dell’utente
per le manovre sul lato MT.

Fig. 14.2
– Lato media tensione di una cabina utente MT/BT
Sovente per potenze
installate non molto elevate il gruppo sezionatore-interruttore
è sostituito, perché più economico, da un interruttore di
manovra-sezionatore sotto carico dotato di una terna di fusibili
MT per la protezione dalle sovracorrenti (fig. 14.3).

Fig. 14.3
- Lato MT con gruppo sezionatore sotto carico-fusibili
·
Cabina alimentata
in derivazione o inserita in linea ad anello – deve essere
previsto un entra ed esci, ubicato nel locale MT della società
distributrice, che permetta alla linea di proseguire per l’alimentazione
delle altre cabine, anche in caso di guasto in un punto qualsiasi
dell’anello (fig. 14.4).

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S1, S2: sezionatori sotto
carico dell’entra-esci
S3: sezionatore di cabina
I: interruttore generale di cabina
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Fig. 14.4
– a) Alimentazione di cabina tramite entra-esci b) In caso
di guasto sul tratto di linea c) In caso di esclusione della
cabina A
continua...