Relè ausiliari e relè a tempo, contaimpulsi
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Nella figura che segue vengono presentati tre schemi elettrici che mostrano come è possibile comandare un relè monostabile (a), bistabile (b) e passo-passo (c).
Fig. 6 - Tipi di comando di un relè: a) Monostabile - b) Bistabile - c) Passo-passo.
Nel primo caso (a) mediante il pulsante S1 si chiude il circuito attraverso il pulsante normalmente chiuso S2 e il relè K1 viene eccitato (set), determinando così la chiusura dei contatti 13-14 e 23-24; il primo contatto (contatto di autoalimentazione) provvederà ad alimentare la bobina di K1 anche quando verrà rilasciato il pulsante S1, mentre il secondo contatto alimenterà il carico, rappresentato in questo caso da una lampada H1. Il segnale proveniente dal pulsante S1 viene così memorizzato; per diseccitare il relè è sufficiente premere il pulsante S2 (reset) che consente di riportare i contatti nella condizione di riposo. Da notare che, senza l'uso del contatto di autoalimentazione, il relè monostabile K1 si diseccita ogni qualvolta si rilascia il pulsante S1. Il secondo schema presenta invece il comando di un relè bistabile (b). In questo caso premendo il pulsante S3 (set) si alimenta la bobina A1-A2 che provvede ad eccitare il relè K2. Si determina così la chiusura del contatto 13-14 che, conseguentemente, alimenta il carico (H2). Il relè, date le sue caratteristiche costruttive, rimane eccitato anche se si rilascia il pulsante S3, consentendo così la memorizzazione del segnale. Per ripristinare le condizioni di partenza, e cioè per riaprire il contatto 13-14 di K2, è necessario premere il pulsante S4 (reset), ciò determinerà lo spegnimento della lampada H2. In questo caso, entrambi i segnali provenienti dai due pulsanti vengono memorizzati mediante il meccanismo interno del relè. L'ultimo schema propone il comando di un relè passo-passo (c) che possiamo considerare come un relè bistabile dotato però di una sola bobina. In questo caso, infatti, basta premere il pulsante S5 per eccitare la bobina del relè K3 e per ottenere la corrispondente chiusura del contatto 13-14 e l'alimentazione del carico H3. Un successivo azionamento del pulsante S5 determina una nuova eccitazione della bobina del relè e la corrispondente apertura del contatto che alimenta il carico. Questo funzionamento è reso possibile dal meccanismo interno (passo-passo) che, ogni qualvolta la bobina viene eccitata mediante l'azionamento di un unico pulsante, consente la chiusura e la successiva apertura dei contatti.
Fig. 7 - Esempi di esecuzioni di relè elettromeccanici: a) A giorno - b) Con soffio magnetico - c) Protetto con terminali a vite - d) A ritenuta meccanica (Omron).
I relè sono caratterizzati dal numero dei contatti in commutazione (1 ¸ 4), dal collegamento esterno (terminali ad innesto su zoccolo o a saldare per circuiti stampati) e dall'esecuzione (a giorno o protetta con calotta trasparente). I relè possono essere del tipo modulare, da montare direttamente su guida DIN, oppure nella versione a zoccolo per il montaggio su guida DIN o il fissaggio in un quadro elettrico. L'innesto a zoccolo può essere di tipo rettangolare oppure circolare (octal=8 fori o undecal=11 fori); sulle macchine industriali, per evitare che il relè si possa disinserire dal proprio zoccolo a causa delle vibrazioni della macchina, può venire applicata un'apposita molletta di ritegno imperniata sui bordi dello zoccolo. Il collegamento dei conduttori può essere fatto mediante attacchi a vite, terminali tipo faston, oppure a saldare. Sullo zoccolo è presente normalmente la numerazione per l'identificazione dei terminali dei contatti e della bobina. Questa soluzione ne consente la facile individuazione e agevola la fase di montaggio o di manutenzione del quadro elettrico.
Fig. 8 - Esempi di zoccoli per relè elettromeccanici e relativi collegamenti interni (Omron).
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