Analisi di guasto a terra in rete Enel di bassa tensione
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Analisi del guasto
Per l'individuazione e l'analisi del guasto si utilizzano un rilevatore di tensione senza contatto e un amperometro digitale a pinza (pinza amperometrica per la misura e ricerca di correnti disperse). Un sopralluogo in corrispondenza dell'abitazione di un primo utente che lamenta alcuni disservizi, permette di rilevare, immediatamente a valle del gruppo di misura monofase BT, in corrispondenza dei morsetti di alimentazione rispettivamente i seguenti valori di tensione:
V l-n = 230 V , tensione misurata tra il conduttore di fase e il conduttore di neutro [V];
V l-t = 380 V , tensione misurata tra il conduttore di fase e la terra di riferimento a potenziale zero;
V n-t = 210 V , tensione misurata tra il conduttore neutro e la terra di riferimento a potenziale zero;
La macroscopica anomalia trova inoltre riscontro nel seguente rilevo. In corrispondenza del palo di sostegno della linea aerea BT (posto all'interno della proprietà di un utente) che alimenta l'utente sopra indicato si osserva la messa a terra del neutro tramite dispersore in corda di rame nudo (sez. 35 mm 2 ). Nel suddetto dispersore si misura, con pinza amperometrica, la circolazione di corrente alternata di valore efficace pari a 0,8 A (fig . 4) e la presenza di tensione Vn-t = 210. Successivamente, si effettua un ulteriore sopralluogo in corrispondenza dell'abitazione sottostante (altra utenza alimentata dal medesimo trasformatore MT/BT) e si rileva:
V l-n = 230 V , tensione misurata tra il conduttore di fase e il conduttore di neutro [V]
V l-t = 20 V , tensione misurata tra il conduttore di fase e la terra di riferimento a potenziale zero
V n-t = 210 V , tensione misurata tra il conduttore neutro e la terra di riferimento a potenziale zero
Fig. 4 – Misura della corrente circolante nel dispersore a corda di messa a terra del neutro presso il palo di sostegno posto all'interno della proprietà dell'utente
A questo punto appare evidente il guasto a terra di una fase del sistema elettrico (L1, L2 o L3), che determina la messa in tensione del neutro (210 V), la riduzione della tensione verso terra della fase affetta da guasto (20 V) e l'aumento della tensione verso terra delle altre due fasi sane (380 V). Il suddetto dispersore per la messa a terra del neutro, in corrispondenza del quale si rileva tensione (210 V) e circolazione di corrente di 0,8 A, funge da dispersore di raccolta (insieme ad altri) della corrente di guasto che si richiude poi agli avvolgimenti secondari del trasformatore MT/BT (fig . 5). E' plausibile ritenere che, in ragione dei rilievi voltmetrici effettuati, la prima utenza monofase BT sia alimentata da una fase del sistema elettrico sana, cioè non affetta da guasto poiché Vl-t = 380 V, mentre l' utenza sottostante monofase BT sia invece alimentata dalla fase affetta da guato a terra poiché Vl-t = 20 V.
Dc = dispersore di terra della cabina o sezione trasformatrice MT/BT
L1 = conduttore di fase 1
L2 = conduttore di fase 2
L3 = conduttore di fase 3
MT = media tensione (Vn - 1 ÷ 30 kV)
N = conduttore di neutro
Rtc = resistenza di terra del dispersore di cabina o sezione trasformatrice MT/BT [O]
Rtg = resistenza di terra del guasto [O]
Rtn = resistenza di terra del neutro [O]
Fig. 5 - Corrente di guasto a terra (I g=I g 1+I g 2+I g 3+I g4)
Avendo ipotizzato un guasto a terra si rende necessario stabilire se, la causa sia ascrivibile agli utenti oppure all'ente distributore di energia elettrica. Si effettua quindi il sezionamento di tutti gli impianti elettrici degli utenti BT connessi con la sezione trasformatrice oggetto del guasto, tramite l'apertura manuale di tutti gli interruttori limitatori di potenza in corrispondenza di ogni singolo gruppo di misura (poiché un guasto a terra che permane per un tempo indefinito potrebbe essere provocato dall'impianto utente sprovvisto di idoneo dispositivo differenziale). Nonostante l'intervento di cui sopra (sezionamento di tutti gli utenti), il guasto permane integralmente e pertanto le cause del guasto non sono riconducibili agli utenti bensì al sistema elettrico di distribuzione di competenza della società elettrofornitrice.
Continua...