Impianti elettrici nei cantieri(6/11)
3.3. Quadri ASC per cantiere
Tutti i quadri per la distribuzione dell'elettricità nei cantieri di costruzione e demolizione devono essere conformi alle prescrizioni della Norma Europea EN 60439-4 - “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 4: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere (ASC) ” .
Quando l'alimentazione è derivata da un impianto fisso esistente o anche quando l'impianto di cantiere è costituito solamente da parti mobili, non può mancare quindi almeno un quadro generale di cantiere (fig. 12).
Fig. 12 – Caratteristiche principali di un quadro elettrico di cantiere
Le pesanti condizioni di esercizio a cui sono sottoposti i quadri elettrici impiegati nei cantieri determinano le caratteristiche che devono possedere questi componenti:
buona versatilità di utilizzo nel cantiere e per il riutilizzo in cantieri successivi;
facile reperibilità di eventuali parti da sostituire;
facilità di installazione e di immagazzinamento;
buona resistenza alle sollecitazioni cui possono essere sottoposti in cantiere;
garanzia di sicurezza dell'impianto nelle condizioni di utilizzo previste.
I quadri di cantiere devono essere sottoposti a complicate prove di tipo in genere non effettuabili dai normali quadristi o elettricisti. E' per questo motivo che abitualmente i quadri ASC (Assiemati di Serie per Cantieri) vengono acquistati già montati, collaudati e certificati dal costruttore. La guida CEI 64-17 in base a caratteristiche strutturali e di utilizzo individua vari livelli dei quadri di cantiere:
ASC di distribuzione principale;
ASC di distribuzione;
ASC di trasformazione;
ASC di distribuzione finale;
ASC di prese a spina.
Per motivi di sicurezza, qualunque sia il numero di quadri in cascata, si deve cercare di ottenere il massimo livello di selettività possibile delle protezioni. Ogni quadro ASC, indipendentemente dalla funzione svolta, dovrà avere:
In entrata
un dispositivo di sezionamento con la possibilità di bloccarlo in posizione di aperto;
un dispositivo di protezione contro le sovracorrenti, non strettamente necessario se la protezione è assicurata da un dispositivo a monte;
In uscita
uno o più circuiti singolarmente protetti contro le sovracorrenti e i contatti indiretti
un dispositivo di protezione contro le sovracorrenti, non strettamente necessario se la protezione è assicurata da un dispositivo a monte;
Oltre a questo il quadro dovrà rispondere alle seguenti prescrizioni normative:
essere adatto all'installazione anche in luoghi difficilmente accessibili conservando la posizione verticale;
essere dotato di mezzi idonei al sollevamento e al trasporto;
possedere morsetti di collegamento adatti a ripetuti allacciamenti;
possedere un grado di protezione minimo IP44 ad eccezione del pannello frontale interno che potrà avere un grado di protezione minimo IP21 quando è protetto da un portello che garantisca comunque un grado di protezione minimo verso l'esterno IP44;
avere i cavi in uscita dal quadro ad una distanza dal suolo sufficiente a garantire un corretto raggio di curvatura.
Il quadro di cantiere riveste un'importanza fondamentale per quanto concerne la sicurezza ed è esplicitamente richiesto dalla Norma CEI 64-8. Dal punto di vista della distribuzione, in relazione alla dimensione dell'impianto e al tipo di alimentazione impiegata si possono evidenziare le seguenti situazioni.
Piccolissimi cantieri - dove si effettuano semplici manutenzioni o modeste ristrutturazioni la potenza necessaria al funzionamento del cantiere è dell'ordine di qualche kW e l'alimentazione delle varie apparecchiature può essere ottenuta direttamente dalle prese esistenti utilizzabili anche per il comando e il sezionamento. L'impiego di un piccolo quadro di prese a spina da cantiere con trasformatore di isolamento oppure protetto da interruttore magnetotermico differenziale con I dn non superiore a 30mA è in ogni caso raccomandabile. Potrebbe infatti non essere verificato il coordinamento delle protezioni con il valore della resistenza dell'impianto di terra perché come è noto la tensione di contatto limite negli ambienti ordinari è di 50V mentre nei cantieri è ridotta a 25V.
Fig. 13 - Nei piccolissimi cantieri l'alimentazione del quadretto di prese a spina da cantiere può essere derivata direttamente dalla presa a spina dell'impianto esistente.
continua...