La classificazione dei luoghi con atmosfere esplosive
per presenza di gas
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La portata minima di aria è quella che sarebbe necessaria, in condizioni ideali di flusso d'aria fresca e in caso di miscelazione immediata ed uniforme, per diluire il gas emesso a un valore pari a k LEL. In pratica, tali condizioni ideali si verificano raramente, perché alcune parti del luogo potrebbero essere mal ventilate. La figura 7 descrive questa situazione ideale che potrebbe concretizzarsi, ad esempio, canalizzando i flussi.
Il volume ipotetico VK in m3 di atmosfera potenzialmente esplosiva, in condizioni di miscelazione istantanea ed omogenea con l'aria in prossimità della sorgente di emissione, in condizioni ideali di flusso d'aria fresca può essere espresso dalla seguente formula:
dove:
C è il numero di ricambi d'aria fresca per unità di tempo (s -1 ):
dove:
dV/ dt è la portata totale di aria fresca che attraversa il volume considerato,
V0 è l'intero volume servito dalla ventilazione effettiva in prossimità della sorgente di emissione considerata. A l chiuso, a meno che sia prevista una ventilazione specifica e localizzata per l'emissione considerata, normalmente corrisponde al volume del locale.
Quando mancano le condizioni ideali di ventilazione il vero ricambio d'aria in nei pressi della sorgente di emissione risulta dunque al di sotto di quello indicato da C determinando un ampliamento del volume (VZ ). Introducendo un'altro fattore di correzione si ottieneVZ :
f rappresenta un fattore di efficacia della ventilazione ed esprime l'effetto della ventilazione sulla diluizione dell'atmosfera esplosiva. f varia da f = 1 (situazione ideale) a f = 5 (flusso d'aria ostacolato).
V0= volume totale da ventilare, o volume del cubo di riferimento, (m3);
VZ = volume ipotetico di atmosfera potenzialmente esplosiva comprensiva del
coefficiente di sicurezza k , (m3);
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