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Quando è vietato il collegamento a terra
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3. Protezione per separazione elettrica

La protezione per separazione elettrica consiste nel separare uno o più utilizzatori dagli altri circuiti e dalla terra. Viene in genere utilizzata quando, per motivi di continuità di servizio, si vogliono evitare interruzioni del circuito in presenza di un guasto verso terra. Può trovare impiego anche in tutti quei casi in cui la presenza di parti in tensione accessibili consigliano, per il pericolo di un possibile contatto simultaneo fra una parte in tensione e una massa, di non introdurre il potenziale zero di terra oppure ancora quando le modeste dimensioni dell'impianto non giustificano la predisposizione di un costoso impianto di terra. Lo scopo di un tale sistema di protezione è quello di isolare rispetto terra la persona che dovesse entrare in contatto con una parte in tensione. Se il circuito è poco esteso, in virtù dell'elevata impedenza di isolamento verso terra, le trascurabili correnti capacitive escludono la possibilità che il circuito possa richiudersi attraverso la persona. La sorgente di alimentazione (ad esempio trasformatore con separazione di protezione fra primario e secondario) deve assicurare la separazione dei circuiti alimentati rispetto tutti gli altri sistemi elettrici e una separazione di protezione deve essere realizzata anche nei confronti dei circuiti di altri sistemi. Anche in questo caso, per i motivi suddetti, è proibito il collegamento a terra delle masse (ad eccezione dei locali ad uso medico dove il pericolo si riduce in virtù del nodo equipotenziale obbligatorio). Il collegamento a terra potrebbe essere efficace in caso di guasto fra il primario e il secondario della sorgente di alimentazione ma la probabilità che si verifichi un simile evento si ritiene sia inferiore alla probabilità che, attraverso il collegamento a terra, tensioni pericolose possano essere trasferite sulle masse separate a causa di un guasto su altri apparecchi alimentati direttamente dalla rete di distribuzione.


Fig.3 – E' proibito il collegamento a terra nei sistemi di alimentazione
che attuano la protezione per separazione elettrica

Il circuito separato deve essere di estensione ridotta per limitare il più possibile la formazione delle pur piccole correnti capacitive. La soluzione ideale sarebbe di alimentare ogni apparecchio tramite un'unica sorgente di alimentazione. Questo, per motivi di carattere pratico, non è sempre possibile e quindi, anche se con alcune limitazioni per quanto riguarda l'estensione dei circuiti, è ammesso alimentare tramite la stessa sorgente più apparecchi. Un primo guasto di una fase sulla massa di un'utenza può perdurare per un tempo indeterminato senza pericoli per le persone. Un ulteriore guasto su di un'altra fase di un secondo apparecchio potrebbe però rivelarsi mortale se non prontamente interrotto. Per questo motivo, quando il circuito di separazione alimenta più di un utilizzator,e le masse devono essere collegate fra loro da un conduttore equipotenziale isolato da terra. In presenza di un doppio guasto l'interconnessione delle masse determina la circolazione di una corrente di corto circuito che può essere rilevata ed interrotta nei tempi previsti dalla curva di sicurezza (0,4 s per U=230 V) dai dispositivi di massima corrente installati a protezione di ogni utilizzatore.


Fig. 4 – Le masse degli apparecchi alimentati dalla stessa sorgente di un sistema che attua la protezione per separazione elettrica devono essere fra loro interconnesse ma isolate da terra. Un doppio guasto a massa viene rilevato come un corto circuito e interrotto dai dispositivi di massima corrente posti a protezione di ogni utilizzatore

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