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Perché è comunque raccomandabile la protezione contro il sovraccarico anche nei circuiti di illuminazione di sicurezza?

La norma CEI 64-8 afferma che la protezione da sovraccarico può essere omessa nei circuiti di sicurezza e che "l'omissione della protezione contro i sovraccarichi è raccomandata per i circuiti che alimentano apparecchi utilizzatori in cui l'apertura intempestiva del circuito potrebbe essere causa di pericolo ". Vengono quindi elencati alcuni casi tipici di utilizzatori nei quali si raccomanda, in sostituzione del relè termico, di prevedere un semplice dispositivo di allarme che segnali la presenza di un eventuale sovraccarico:

  • i circuiti di eccitazione delle macchine rotanti;
  • i circuiti di alimentazione degli elettromagneti di sollevamento;
  • i circuiti secondari dei trasformatori di corrente;
  • i circuiti che alimentano dispositivi di estinzione dell'incendio.

Le norme non obbligano la protezione da sovraccarico. La protezione termica potrebbe quindi essere omessa per evitare interventi intempestivi e disservizi inaccettabili per la sicurezza. Noi, con riferimento alla domanda iniziale, vogliamo dimostrare che nei circuiti di illuminazione di sicurezza la protezione contro il sovraccarico non solo è ammissibile ma è anche raccomandabile. Il circuito, quando non è presente la protezione da sovraccarico, è protetto dal solo relè magnetico che deve intervenire correttamente anche per un corto circuito in fondo alla linea. Per questo occorre verificare la lunghezza massima della linea al di sotto della quale il dispositivo interviene regolarmente limitando l'energia passante a valori sopportabili dalla conduttura (fig.1) .

Fig.1 - In presenza del solo dispositivo magnetico va verificata la lunghezza massima protetta

Garantire una tale protezione mediante il solo relè magnetico non è affatto semplice perchè un corto circuito non franco in fondo alla linea o batterie di alimentazione non perfettamente efficienti possono produrre correnti di guasto non sufficienti a farlo intervenire (fig.2).

Fig.2 - Se il guasto a terra non è franco non è sempre agevole con il solo dispositivo magnetico proteggere la conduttura per un guasto in fondo alla linea

D'altronde un sovraccarico che potrebbe far intervenire intempestivamente il dispositivo di protezione a tempo inverso è praticamente impossibile su un circuito d'illuminazione e per aumentare il margine di sicurezza si potrebbero sovradimensionare le condutture per una corrente Ib superiore a quella effettiva. Ci si può riferire a tal proposito alla norma CEI per gli impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica o artistica che prevede un raddoppio della reale corrente d'impiego. Le note relazioni che devono essere soddisfatte per garantire la protezione di una conduttura contro il sovraccarico diventano in questo caso (fig.3):

Fig. 3 - Per evitare interventi indesiderati del dispositivo di protezione è raccomandabile sovradimensionare le condutture e proteggere il circuito con un interruttore magnetotermico

Risulta evidente perciò che una protezione magnetotermica è sicuramente raccomandabile perchè il circuito è protetto per tutti i valori di corrente di guasto possibili ed è risolto praticamente qualsiasi problema legato al sovraccarico. La protezione da sovraccarico è invece assolutamente da evitare per gli utilizzatori in cui l'apertura indesiderata del circuito potrebbe essere causa di pericolo perchè , in caso di intervento, il danno conseguente potrebbe essere assai ben più grave del beneficio ottenibile.

 

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