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ILLUMINOTECNICA

 

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Illuminazione esterna e inquinamento luminoso
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Andrea Gandolfi
(Libero professionista - Soragna - PR)

1 - Premessa

Negli ultimi anni numerose regioni si sono dotate di leggi contro l'inquinamento luminoso. Si tratta di leggi regionali con prescrizioni diverse da regione a regione che possono creare confusione a chi si trova ad operare in diverse parti del territorio italiano. Tuttavia, i principi ispiratori di tutte queste leggi sono gli stessi: il risparmio energetico e la limitazione del flusso luminoso disperso verso l'alto. Va detto che già dal 1999 esiste una norma UNI (UNI 10819) che si occupa di inquinamento luminoso e che si preoccupa soprattutto delle zone dotate di osservatori astronomici ma la mancanza di un sistema di controllo e di sanzioni ha fatto sì che questa norma fosse poco conosciuta ed ancor meno applicata. Oggi invece le leggi regionali introducono per i nuovi impianti e in alcuni casi per gli impianti esistenti, prescrizioni molte severe, controlli e sanzioni.

 

2 – Cos'è l'inquinamento luminoso

Quello dell'inquinamento luminoso è un concetto relativamente recente e poco conosciuto anche da numerosi “addetti ai lavori”. Cercando di semplificare possiamo dire che l'inquinamento luminoso è la dispersione verso l'alto di parte del flusso luminoso prodotto dagli apparecchi per illuminazione esterna. Questa luce diretta verso l'alto va ad illuminare le particelle di polvere presenti nell'atmosfera creando un effetto di “alone luminoso” (fig. 1) che impedisce di vedere la volta celeste e lo spettacolo che ci offre (stelle, pianeti, comete e la luna stessa).

Fig. 1 - La luce diretta verso l'alto va ad illuminare le particelle di polvere presenti nell'atmosfera creando un effetto di “alone luminoso” (www.cielobuio.org)

Per rendersi conto di questo basta allontanarsi dai centri abitati e rivolgere lo sguardo verso una città, o uno svincolo autostradale per vedere un alone giallastro molto intenso. Per correttezza va detto che circa il 10 % di della luce diretta verso il cielo è riflessa dalle superfici illuminate direttamente e non può essere eliminata ma solo ridotta evitando di illuminare in modo eccessivo. Al di là dell'aspetto puramente estetico, che a qualcuno potrebbe anche non interessare, se n'aggiunge un altro di tipo economico, alcuni apparecchi di tipo artistico disperdono verso l'alto una percentuale di flusso che può superare il 50% (si pensi ad esempio al classico globo montato testapalo di figura 2 o alle lanterne dei centri storici); siccome lo scopo dell'illuminazione esterna è solitamente quello di illuminare il manto stradale o la pavimentazione di parcheggi, marciapiedi ecc. il flusso disperso verso l'alto è uno spreco di energia e quindi di denaro (spesso pubblico). Non va inoltre dimenticato che lo spreco di energia ha come diretta conseguenza un aumento di emissioni di CO2 nell'atmosfera per maggiore utilizzo di combustibile fossile nelle centrali termoelettriche. In questo periodo storico in cui c'è la necessità di ridurre gli sprechi nei conti pubblici e l'emissione di CO2 in atmosfera, la riduzione dell'inquinamento luminoso è senz'altro un buon strumento e, se viene applicato solo ai nuovi impianti, è anche a costo zero. Alcune regioni introducono anche il concetto di “salvaguardia dei bioritmi naturali delle specie animali e vegetali” .


Fig. 2 - Apparecchi che disperdono verso l'alto una elevata percentuale di flusso luminoso (www.cielobuio.org)

 

In dettaglio potremmo definire con:

inquinamento luminoso ogni forma di irradiazione di luce artificiale al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata e in particolare modo verso la volta celeste”.

inquinamento ottico “qualsiasi illuminamento diretto prodotto dagli impianti di illuminazione su oggetti e soggetti che non è necessario illuminare”.

3 – Riferimenti normativi

Di seguito i principali riferimenti normativi e legislativi che si occupano di illuminazione esterna e inquinamento luminoso

Illuminazione esterna

•  Norma Cei 64-7 Impianti elettrici di illuminazione pubblica

•  Norma Cei 64-8 Sez. Sezione 714 della Parte 7 il cui contenuto riguarda gli impianti di illuminazione situati all'aperto

•  Norma UNI 10439 Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato - Seconda edizione LUGLIO 2001

•  Guida all'illuminazione delle aree urbane CIE - n.136 del 2000 della Commission International de l'Eclairage - o norma CEN

Inquinamento luminoso

•  Norma UNI 10819 Impianti di illuminazione esterna Requisiti per la limitazione della dispersione verso l'alto del flusso luminoso - MARZO 1999

•  Legge quadro sulle aree protette n. 394 del 06-12-1991

•  Abruzzo LR 12/05

•  Basilicata: LR 41/00

•  Campania: LR 13/02

•  Emilia Romagna LR 19/03

•  Lazio LR 23/00

•  Marche LR 10/02

•  Piemonte LR 31/00

•  Toscana LR 37/00

•  Umbria LR 20/05

•  Valle d'Aosta LR 17/98

•  Veneto LR 22/97

continua...

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