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IMPIANTI

 

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Guida pratica all'impianto elettrico nell'appartamento
(3/6)

 

3. L'impianto elettrico


L'appartamento che si prende come esempio per la descrizione di un impianto tipo è un appartamento di medie dimensioni con un ingresso, una sala-soggiorno, una camera matrimoniale, una cucina, un bagno e un terrazzo (fig. 3.1).

Fig. 3.1 - L'appartamento


Le utenze prevedibili sono:
cucina con forno elettrico 1,5 kW
frigorifero 0,3 kW
lavatrice 2,2 kW
lavastoviglie 2,5 KW
caldaia, televisore, ecc.. 0,5 kW
illuminazione 2 kW
per un totale di 9 kW di potenza installata. Tenuto conto di alcuni coefficienti di contemporaneità la potenza contrattuale impegnata può essere calcolata in 3 kW. Sono previsti alcuni impianti ausiliari come telefono, TV, chiamata dalla porta e citofono. Per quanto riguarda la suddivisione dei circuiti si adotta una soluzione economica ma funzionale che prevede un circuito per le 10/16 A bipasso, un circuito luce e prese 10 A e un circuito per l'alimentazione a 12 V dei circuiti di chiamata. In fig. 3.2 è rappresentato lo schema planimetrico che individua per ciascun locale le varie tipologie di apparecchiature necessarie.

Fig. 3.2 - Schema planimetrico


La distribuzione principale - La distribuzione principale dell'impianto si sviluppa a partire da una cassetta di derivazione (1) installata in prossimità dell'ingresso principale.

Fig. 3.3 - Distribuzione principale


Attraverso tale cassetta transitano i montanti verso il centralino di appartamento dal quale si dipartono i circuiti di alimentazione dell'intero impianto (fig. 3.4).



Fig. 3.4 - Il centralino di distribuzione


Lo schema di distribuzione e protezione prevede un interruttore differenziale magnetotermico con Idn di 30 mA e In di 16 A. Il circuito luce è protetto da un interruttore magnetotermico da 10 A mentre il circuito prese bipasso 10/16 da un interruttore magnetotermico da 16 A. In fig. 3.5 sono indicati i vari dispositivi di protezione e comando e le sezioni minime da adottare per la distribuzione. Si ricorda che la sezione minima utilizzabile per l'impianto non deve essere inferiore a 1,5 mm2.

Fig. 3.5 - Lo schema elettrico del centralino di distribuzione



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