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ELETTROVALVOLE AD AZIONAMENTO INDIRETTO (3)

Dovendo sostituire una valvola o un'elettrovalvola danneggiata, sarà sufficiente rimuoverla dalla sottobase, in quanto le tubazioni sono fissate a quest'ultima; l'operazione è facilitata dal fatto che le sottobasi sono normalizzate dalle norme ISO 5599/1, le quali dettano precise regole di riferimento sul dimensionamento delle valvole e delle sottobasi al fine di garantire la compatibilità delle luci e dei fori di assemblaggio.
Le piastre base sono in genere assemblate con una guida tipo a cappello, conosciuta anche come profilato W, o simili tramite aggancio a scatto; le elettrovalvole vengono accoppiate alle piastre per mezzo di viti o clips e sono reperibili in varie versioni secondo la norma UNI 10528 e per le taglie 1, 2, 3 secondo la norma ISO 5599/1.
In molti casi un'unica piastra denominata "manifold", con le stesse caratteristiche dimensionali delle sottobasi singole componibili, raccoglie un certo numero di valvole e/o elettrovalvole (es. 2, 3, 4, 5, 6).
I contatti elettrici di connessione delle elettrovalvole si innestano direttamente sulle piastre e non necessitano di ulteriori operazioni di cablaggio.
La connessione elettrica multipla, ovvero il ribaltamento diretto dei conduttori relativi ai solenoidi in un unico connettore esterno, evita i costosi cablaggi manuali tra le singole bobine e garantisce un collegamento affidabile.
Il costo più elevato delle isole di elettrovalvole, rispetto al sistema tradizionale, in ogni caso dà luogo a benefici funzionali e a notevoli riduzioni dei tempi d'assemblaggio.
Le isole di valvole diventano indispensabili qualora se utilizzate in presenza di bus di campo (fieldbus), sono vantaggiosamente impiegate qualora il comando venga effettuato mediante un PLC o più semplicemente in presenza di logiche cablate di tipo elettromeccanico.

Fig. 4 - a) Esempio di isola di valvole (Joucomatic) - b) Tutti i componenti da montare in un armadio o sulla macchina, siano essi pneumatici o elettrici, convergono su di un solo tipo di montaggio: il profilato a cappello di larghezza 35 mm (norma CEI 17-18/1). Sviluppatosi in Germania (norme DIN 50 022), questo tipo di profilato a cappello, comunemente denominato profilato a omega, sostituisce il profilato a G (norma CEI 17-18/4) in corso di abbandono. I componenti elettrici, relè, morsetti elettrici, PLC, ecc. ed i componenti pneumatici possono far parte della stessa installazione, in quanto agganciabili sullo stesso profilato e nello stesso armadio.

 

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