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Direttiva 2000/55/CE (DM 26/03/02) sugli alimentatori per lampade fluorescenti

La direttiva 2000/55/CE concernente i requisiti di efficienza energetica degli alimentatori per lampade fluorescenti è stata recepita a livello nazionale attraverso il DM 26 marzo 2002. Ricordiamo che gli alimentatori sono i dispositivi che collegano la lampada alla rete di alimentazione elettrica. Mentre le lampade ad incandescenza non hanno generalmente bisogno di questi dispositivi, le lampade fluorescenti, per innescarsi e poi mantenere un livello di corrente non autodistruttivo, hanno bisogno di un reattore cioè un circuito induttivo, che insieme allo starter costituiscono il dispositivo di alimentazione. Il reattore nel suo normale funzionamento assorbe una certa potenza che si va a sommare a quella assorbita dalla lampada vera e propria.

Questa direttiva si prefigge di introdurre una limitazione dei consumi prodotti dai reattori e si rivolge quindi ai produttori e a chi immette sul mercato queste apparecchiature; di conseguenza l'interesse poi ricade su installatori e progettisti che devono operare la scelta degli apparecchi di illuminazione. L'obiettivo è quindi quello della riduzione dei consumi e per questo il decreto non si applica agli “alimentatori integrati nelle sorgenti luminose” cioè alle lampade fluorescenti compatte che hanno già un'alta efficienza energetica. Il decreto non si applica nemmeno agli alimentatori destinati ad essere montati in mobili e che non sono separabili dall'apparecchio di illuminazione.

Le perdite sulla reattanza induttiva del reattore sono state definite dal CELMA (la Federazione Europea delle associazioni dei costruttori di apparecchi di illuminazione e di componenti elettrici ed elettronici per essi) in base all'alimentazione del circuito, con diversi livelli di alimentazione della lampada e del reattore. Il risultato è la suddivisione in sette classi di efficienza energetica degli alimentatori per lampade fluorescenti (vedi tabella) a partire da quella a maggior efficienza (A1, A2, A3, B1, B2, C e D).

Le classi A1, A2 e A3 corrispondono ai reattori elettronici che fanno funzionare le lampade fluorescenti ad una frequenza di circa 30 kHz, le classi B1 e B2 corrispondono ai rettori a bassa perdita realizzati con bobine di rame su nuclei laminati con acciaio ad alta qualità, la classe C corrisponde ai reattori convenzionali ( che la direttiva 2000/55/CE metterà fuori commercio a partire dal 20/11/2005), ed infine la classe D corrisponde ai reattori ad alte perdite realizzati con materiali di bassa qualità: le lampade classificate D dal CELMA sono fuori commercio dal 21/05/2002. Questa classe di efficienza energetica viene indicata dai costruttori tra i dati di targa degli alimentatori attraverso la sigla EEI (Energy Efficiency Index) con un riferimento esplicito alla sorveglianza di una parte terza. Le prescrizioni della direttiva si possono riassumere nei seguenti termini: le lampade con una potenza assorbita dal circuito alimentatore-lampada corrispondenti alla classe di efficienza C possono essere commercializzati fino al 20/11/2005. Dal giorno dopo, 21/11/2005 i limiti di consumo diventano più stringenti e corrisponderanno a quella che è la classe di efficienza B2, la quale tra circa due anni e mezzo diventerà così la cenerentola degli alimentatori.

Tipo di lampade
(Categoria)

Potenza della lampada a 50 Hz

Classe

A1

A2

A3

B1

B2

C

D

Lampade lineari (1)

 

15 W

£ 9 W

£ 16 W

£ 18 W

£ 21 W

£ 23 W

£ 25 W

> 25 W

18 W

£ 10,5 W

£ 19 W

£ 21W

£ 24 W

£ 26 W

£ 28 W

> 28 W

30 W

£ 16, 5W

£ 31 W

£ 33 W

£ 36 W

£ 38 W

£ 40 W

> 40 W

36 W

£ 19 W

£ 36 W

£ 38 W

£ 41 W

£ 43 W

£ 45 W

> 45 W

38 W

£ 20 W

£ 38 W

£ 40 W

£ 43 W

£ 45 W

£ 47 W

> 47 W

58 W

£ 29,5 W

£ 55 W

£ 59 W

£ 64 W

£ 67 W

£ 70 W

> 70 W

70 W

£ 36 W

£ 68 W

£ 72 W

£ 77 W

£ 80 W

£ 83 W

> 83 W

Lampade compatte a 2 tubi (2)

18 W

£ 10,5 W

£ 19 W

£ 21 W

£ 24 W

£ 26 W

£ 28 W

> 38 W

24 W

£ 13,5 W

£ 25 W

£ 27 W

£ 30 W

£ 32 W

£ 34 W

> 34 W

36 W

£ 19 W

£ 36 W

£ 38 W

£ 41 W

£ 43 W

£ 45 W

> 45 W

Lampade compatte piatte a 4 tubi (3)

18 W

£ 10,5 W

£ 19 W

£ 21 W

£ 24 W

£ 26 W

£ 28 W

> 28 W

24 W

£ 13,5 W

£ 25 W

£ 27 W

£ 30 W

£ 32 W

£ 34 W

> 34 W

36 W

£ 19 W

£ 36 W

£ 38 W

£ 41 W

£ 43 W

£ 45 W

> 45 W

Lampade compatte a 4 tubi (4)

10 W

£ 6,5 W

£ 11 W

£ 13 W

£ 14 W

£ 16 W

£ 18 W

> 18 W

13 W

£ 8 W

£ 14 W

£ 16 W

£ 17 W

£ 19 W

£ 21 W

> 21 W

18 W

£ 10,5 W

£ 19 W

£ 21 W

£ 24 W

£ 26 W

£ 28 W

> 28 W

26 W

£ 14,5 W

£ 27 W

£ 29 W

£ 32 W

£ 34 W

£ 36 W

> 36 W

Lampade compatte a 6 tubi (5)

18 W

£ 10,5 W

£ 19 W

£ 21 W

£ 24 W

£ 26 W

£ 28 W

> 28 W

26 W

£ 14,5W

£ 27 W

£ 29 W

£ 32 W

£ 34 W

£ 36 W

> 36 W

Lampade compatte tipo 2 D (6)

10 W

£ 6,5 W

£ 11 W

£ 13 W

£ 14 W

£ 16 W

£ 18 W

> 18 W

16 W

£ 8,5 W

£ 17 W

£ 19 W

£ 21 W

£ 23 W

£ 25 W

> 25 W

21 W

£ 12 W

£ 22 W

£ 24 W

£ 27 W

£ 29 W

£ 31 W

> 31 W

28 W

£ 15,5 W

£ 29 W

£ 31 W

£ 34 W

£ 36 W

£ 38 W

> 38 W

38 W

£ 20 W

£ 38 W

£ 40 W

£ 43 W

£ 45 W

£ 47 W

> 47 W

Tabella CELMA
Classe D = Massima potenza consentita fino al 21 maggio 2002
Classe C = Massima potenza consentita fino al 20 novembre 2005
Classe B2 = Massima potenza consentita a partire dal 21 novembre 2005

Al fine di consentire la verifica della conformità dell'alimentatore alla direttiva e la corretta applicazione della marcatura CE, il costruttore o chi per esso immette sul mercato l'alimentatore ha l'obbligo di approntare una documentazione tecnica. Il contenuto della documentazione tecnica comprende:

1.      Il nome e l'indirizzo del fabbricante;

2.      Una descrizione del modello sufficientemente dettagliata da permetterne l'identificazione univoca;

3.      Informazioni sui principali elementi della progettazione del    modello, eventualmente corredate da disegni, con particolare    riferimento agli aspetti rilevanti per l'assorbimento elettrico;

4.      Istruzioni per l'uso relativo al corretto impiego;

5.      Rapporti sulle misurazioni dell'assorbimento elettrico effettuate in base alle procedure descritte dalla norma EN 50294 del 1998 e successive varianti;

L'espletamento dei compiti di verifica e controllo sull'applicazione della direttiva verrà effettuato dal  Ministero delle attività produttive che si potrà avvalere anche dell'ENEA, Ente per le nuove tecnologie l'energia e l'ambiente, o di altri organismi che verranno individuati con uno specifico decreto.

Vita dura dunque per gli alimentatori spreconi, così come era già accaduto per le lampade spendaccione (direttiva 98/11/CE recepita con DM 10/07/01), per i frigoriferi e congelatori scialacquatori (direttiva 94/2/CE recepita con DM 12/04/98), per le lavatrici sciupone (direttiva 95/12/CE recepita con DM 07/10/98), per i forni  dilapidatori (direttiva 79/351/CEE recepita con DPR 784/82).

 

Fine (febbraio 2003)

 

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