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IMPIANTI

 

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La protezione contro i contatti indiretti negli  
impianti  dell'utente secondo la nuova  norma CEI 11-1
Impianti di terra
(6/7)

 

Il dimensionamento dell'impianto di terra

Il dimensionamento dell'impianto di terra viene condotto sulla base di tre criteri fondamentali:

  • Resistenza meccanica e alla corrosione;

  • Tenuta termica;

  •  Sicurezza delle persone.

Resistenza meccanica e alla corrosione - Tenuta termica

Il dispersore deve avere una buona resistenza meccanica e alla corrosione che può essere ottenuta adottando i materiali e le dimensioni minime previste dalla Norma come indicato in tab. 5. I valori che la Norma CEI 11-1 riporta si discostano in parte da quelli previsti dalle Norme CEI 64-8 e CEI  81-1, relative agli impianti utilizzatori di bassa tensione e alla protezione contro i fulmini. Per proteggere dai guasti sia in AT che in BT e dai fulmini, gli impianti di terra, in genere, sono unici per cui è auspicabile per il futuro una revisione dei valori minimi. Per quanto riguarda la resistenza meccanica la Norma prevede per i conduttori di terra, compresi quelli di protezione ed equipotenziali, una sezione minima di 16 mm2 mentre, per tener conto della tenuta termica, oltre che rispettare le sezioni minime previste, è necessario considerare il valore e la durata della corrente di guasto (nel calcolo si può considerare il vero valore della corrente che interessa il conduttore che si deve dimensionare in quanto la corrente di solito si divide tra i diversi componenti dell'impianto di terra). Quando il guasto viene interrotto in tempi inferiori ai 5 s (condizioni adiabatiche di riscaldamento), ponendo l'energia specifica sopportata dal conduttore superiore a quella lasciata passare dal dispositivo di protezione, la sezione del conduttore percorso dalla corrente di guasto può essere calcolata mediante la nota relazione:

 

dove k e ß sono dei coefficienti forniti dalla Norma che dipendono dai materiali,

e sono le temperature finale e iniziale in gradi centigradi (tab. 5). Per guasti interrotti in tempi superiori ai 5 s la sezione minima può essere desunta, in funzione della corrente, dai grafici forniti dalla Norma. In verità è bene evidenziare che, rispettando le sezioni minime indicate dalla Norma, in genere si soddisfa ampiamente anche il dimensionamento termico dei conduttori che risultano normalmente adatti anche per correnti di diversi kA. 

Materiale

ß(°C)

k (Amm-2s1/2)

Rame 234,5 226
Alluminio 228 148
Acciaio 202 78

Tab. 5 – Costanti dei materiali

Materiale

Tipo di
dispersore

Dimensione minima

Corpo

Rivestimento/guaina

Diametro
(mm)

Sezione trasversale
(mm2)

Spessore
(mm)

Valori singoli
(µm)

Valori medi
(µm)

Acciaio

Zincato
a caldo

Piattina (2)

 

90

3

63

70

Profilato
(inclusi i piatti)

 

90(250)

3(5)

63

70

Tubo

25

 

2

47

55

Barra tonda
per picchetto

16(20)

   

63

70

Tondo per
dispersore
orizzontale

10

     

50

Con guaina
di piombo (1)

Tondo per
dispersore
orizzontale

8

   

1000

 

Con guaina di rame estruso

Barra tonda
per picchetto

15

   

2000(500)

 

Con guaina di rame elettrolitico

Barra tonda
per picchetto

14.2(15)

   

90

100

Rame

Nudo

Piattina

 

50

2

   

Tondo per dispersore orizzontale

 

25(3)

     

Corda

1.8*

25

     

Tubo

20

 

2

   

Stagnato

Corda

1.8*

25

 

1

5

Zincato

Piattina

 

50

2

20

40

Con guaina

Corda

1.8*

25

 

1000

 

Di piombo(1)

Filo tondo

 

25

 

1000

 
* per cavetti singoli
(1) non idoneo per posa diretta in calcestruzzo
(2) piattina, arrotondata o tagliata con angoli arrotondati
(3) in condizioni eccezionali , dove l'esperienza mostra che il rischio di corrosione e di danno meccanico è estremamente basso, si può usare 16 mm2
Nota: i valori riportati tra parentesi   sono quelli comunemente utilizzati in Italia.

Tab. 6 – Dimensioni minime dei componenti del dispersore secondo CEI 11-1

Sicurezza delle persone

La sicurezza delle persone viene ottenuta sostanzialmente con interventi atti a contenere le tensioni di passo e di contatto. Nei sistemi di media tensione con neutro isolato le tensioni di passo e di contatto ammissibili si possono determinare con i criteri di seguito indicati (fig. 9).

Fig. 9 – Dimensionamento dell'impianto di terra in funzione della tensione di passo US e di contatto UT  

Clicca qui per verificare in modo interattivo la correttezza del progetto dell'impianto di terra

                             Fig. 10 – Corrente di terra IE  e fattori di riduzione r

  • Si calcola la corrente di terra IE  o a favore della sicurezza quella di guasto IF  (fornita agli utenti dalla società distributrice) tenendo conto dell'eventuale fattore riduttivo r come indicato nella fig. 10.

  • Si rileva la resistività del terreno e si calcola RE o si misura RE con uno dei metodi indicati nell'allegato N.

  • Si calcola la tensione totale di terra con l'usuale metodo UE =IE RE.

  • Se si tratta di un sistema TN (fornitura in AT) con neutro collegato all'impianto di terra in AT si confronta la tensione totale di terra UE con la tensione di contatto ammissibile  (fig. 4).

  • La tensione totale di terra UE è inferiore a quella di contatto ammissibile UTP il dimensionamento è corretto e non è necessario adottare alcun provvedimento aggiuntivo.

  • La tensione totale di terra UE è superiore a quella di contatto ammissibile UTP. E' necessaria una verifica sul posto per stabilire tramite misure se la tensione di contatto misurata UT è inferiore alla tensione di contatto ammissibile UTP e se le tensioni di passo US sono inferiori a tre volte UTP. Se la verifica ha esito positivo il progetto è corretto.

  • Se si tratta di un sistema TT si confronta la tensione totale di terra UE  con il valore della tensione di contatto ammissibile UTP .

  • Se la tensione totale di terra UE non è superiore  a una volta e mezzo quella di contatto ammissibile UTP il dimensionamento è corretto e non è necessario adottare alcun provvedimento aggiuntivo.

  • Se la tensione totale di terra UE è compresa tra una volta e mezzo quella di contatto ammissibile UTP e  quattro volte quella di contatto ammissibile UTP è possibile adottare i provvedimenti M prescritti nell'allegato D della Norma CEI 11-1 e il progetto può ritenersi corretto.

  • Se la tensione totale di terra UE è superiore a quattro volte quella di contatto ammissibile UTP si rende necessaria le misura delle tensioni di passo US e di contatto UT. Se le tensioni di contatto misurate risultano inferiori alla tensione di contatto ammissibile e se le tensioni di passo misurate risultano inferiori a tre volte la tensione di contatto ammissibile il progetto può ritenersi corretto.


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