

La protezione contro i contatti indiretti negli
impianti dell'utente secondo la nuova norma CEI 11-1
Impianti di terra
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Il dimensionamento dell'impianto di terra
Il dimensionamento dell'impianto di terra viene condotto sulla base di tre criteri fondamentali:
Resistenza meccanica e alla corrosione - Tenuta termica
Il dispersore deve avere una buona resistenza meccanica e alla corrosione che può essere ottenuta adottando i materiali e le dimensioni minime previste dalla Norma come indicato in tab. 5. I valori che la Norma CEI 11-1 riporta si discostano in parte da quelli previsti dalle Norme CEI 64-8 e CEI 81-1, relative agli impianti utilizzatori di bassa tensione e alla protezione contro i fulmini. Per proteggere dai guasti sia in AT che in BT e dai fulmini, gli impianti di terra, in genere, sono unici per cui è auspicabile per il futuro una revisione dei valori minimi. Per quanto riguarda la resistenza meccanica la Norma prevede per i conduttori di terra, compresi quelli di protezione ed equipotenziali, una sezione minima di 16 mm2 mentre, per tener conto della tenuta termica, oltre che rispettare le sezioni minime previste, è necessario considerare il valore e la durata della corrente di guasto (nel calcolo si può considerare il vero valore della corrente che interessa il conduttore che si deve dimensionare in quanto la corrente di solito si divide tra i diversi componenti dell'impianto di terra). Quando il guasto viene interrotto in tempi inferiori ai 5 s (condizioni adiabatiche di riscaldamento), ponendo l'energia specifica sopportata dal conduttore superiore a quella lasciata passare dal dispositivo di protezione, la sezione del conduttore percorso dalla corrente di guasto può essere calcolata mediante la nota relazione:

dove k e ß sono dei coefficienti forniti dalla Norma che dipendono dai materiali,
e
sono le temperature finale e iniziale in gradi centigradi (tab. 5). Per guasti interrotti in tempi superiori ai 5 s la sezione minima può essere desunta, in funzione della corrente, dai grafici forniti dalla Norma. In verità è bene evidenziare che, rispettando le sezioni minime indicate dalla Norma, in genere si soddisfa ampiamente anche il dimensionamento termico dei conduttori che risultano normalmente adatti anche per correnti di diversi kA.
Materiale |
ß(°C) |
k (Amm-2s1/2) |
Rame |
234,5 |
226 |
Alluminio |
228 |
148 |
Acciaio |
202 |
78 |
Tab. 5 – Costanti dei materiali
Materiale |
Tipo di
dispersore |
Dimensione minima |
Corpo |
Rivestimento/guaina |
Diametro
(mm) |
Sezione trasversale
(mm2) |
Spessore
(mm) |
Valori singoli
(µm) |
Valori medi
(µm) |
Acciaio |
Zincato
a caldo |
Piattina (2) |
|
90 |
3 |
63 |
70 |
Profilato
(inclusi i piatti) |
|
90(250) |
3(5) |
63 |
70 |
Tubo |
25 |
|
2 |
47 |
55 |
Barra tonda
per picchetto |
16(20) |
|
|
63 |
70 |
Tondo per
dispersore
orizzontale |
10 |
|
|
|
50 |
Con guaina
di piombo (1) |
Tondo per
dispersore
orizzontale |
8 |
|
|
1000 |
|
Con guaina di rame estruso |
Barra tonda
per picchetto |
15 |
|
|
2000(500) |
|
Con guaina di rame elettrolitico |
Barra tonda
per picchetto |
14.2(15) |
|
|
90 |
100 |
Rame |
Nudo |
Piattina |
|
50 |
2 |
|
|
Tondo per dispersore orizzontale |
|
25(3) |
|
|
|
Corda |
1.8* |
25 |
|
|
|
Tubo |
20 |
|
2 |
|
|
Stagnato |
Corda |
1.8* |
25 |
|
1 |
5 |
Zincato |
Piattina |
|
50 |
2 |
20 |
40 |
Con guaina |
Corda |
1.8* |
25 |
|
1000 |
|
Di piombo(1) |
Filo tondo |
|
25 |
|
1000 |
|
* per cavetti singoli
(1) non idoneo per posa diretta in calcestruzzo
(2) piattina, arrotondata o tagliata con angoli arrotondati
(3) in condizioni eccezionali , dove l'esperienza mostra che il rischio di corrosione e di danno meccanico è estremamente basso, si può usare 16 mm2
Nota: i valori riportati tra parentesi sono quelli comunemente utilizzati in Italia. |
Tab. 6 – Dimensioni minime dei componenti del dispersore secondo CEI 11-1
Sicurezza delle persone
La sicurezza delle persone viene ottenuta sostanzialmente con interventi atti a contenere le tensioni di passo e di contatto. Nei sistemi di media tensione con neutro isolato le tensioni di passo e di contatto ammissibili si possono determinare con i criteri di seguito indicati (fig. 9).

Fig. 9 – Dimensionamento dell'impianto di terra in funzione della tensione di passo US e di contatto UT
Clicca qui per verificare in modo interattivo la correttezza del progetto dell'impianto di terra
Fig. 10 – Corrente di terra IE e fattori di riduzione r
-
Si rileva la resistività del terreno
e si calcola RE o si misura RE con uno dei metodi indicati nell'allegato N.
-
Si calcola la tensione totale di terra con l'usuale metodo UE =IE RE.
-
Se si tratta di un sistema TN (fornitura in AT) con neutro collegato all'impianto di terra in AT si confronta la tensione totale di terra UE con la tensione di contatto ammissibile (fig. 4).
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La tensione totale di terra UE è inferiore a quella di contatto ammissibile UTP il dimensionamento è corretto e non è necessario adottare alcun provvedimento aggiuntivo.
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La tensione totale di terra UE è superiore a quella di contatto ammissibile UTP. E' necessaria una verifica sul posto per stabilire tramite misure se la tensione di contatto misurata UT è inferiore alla tensione di contatto ammissibile UTP e se le tensioni di passo US sono inferiori a tre volte UTP. Se la verifica ha esito positivo il progetto è corretto.
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Se si tratta di un sistema TT si confronta la tensione totale di terra UE con il valore della tensione di contatto ammissibile UTP .
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Se la tensione totale di terra UE non è superiore a una volta e mezzo quella di contatto ammissibile UTP il dimensionamento è corretto e non è necessario adottare alcun provvedimento aggiuntivo.
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Se la tensione totale di terra UE è compresa tra una volta e mezzo quella di contatto ammissibile UTP e quattro volte quella di contatto ammissibile UTP è possibile adottare i provvedimenti M prescritti nell'allegato D della Norma CEI 11-1 e il progetto può ritenersi corretto.
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Se la tensione totale di terra UE è superiore a quattro volte quella di contatto ammissibile UTP si rende necessaria le misura delle tensioni di passo US e di contatto UT. Se le tensioni di contatto misurate risultano inferiori alla tensione di contatto ammissibile e se le tensioni di passo misurate risultano inferiori a tre volte la tensione di contatto ammissibile il progetto può ritenersi corretto.
continua...
