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Criteri di scelta dei cavi per posa interrata (2/5)

2.2  Modalità di posa

I cavi per posa interrata devono sempre essere dotati di guaina protettiva, protetti contro lo schiacciamento, quando si prevede in superficie il passaggio di mezzi pesanti, protetti contro i danni che possono essere provocati da eventuali scavi manuali, ma soprattutto da scavi che prevedono l'impiego di mezzi meccanici. La guaina deve proteggere il cavo dalle sollecitazioni di posa e la mescola che la compone deve essere anigroscopica, deve cioè essere in grado di difendere le anime dal contatto con l'acqua. Possono essere interrati direttamente, in tubazioni, in cunicoli o in condotti di calcestruzzo con modalità di posa in parte diverse. I cavi collocati direttamente nel terreno, eventualmente posati su di un alveo di sabbia, devono essere interrati ad una profondità minima di almeno 0,5 m e devono possedere un'armatura metallica di spessore non inferiore a 0,8 mm (fig. 2.2 d) oppure una protezione meccanica supplementare per tutta la lunghezza (fig. 2.2 c). Se il cavo è armato e posato senza ulteriore protezione meccanica la sua posizione è bene che sia segnalata da apposito nastro monitore (fig. 2.2 d).

Fig. 2.2 – Modalità di posa dei cavi interrati – la profondità minima di posa non deve essere inferiore a 0,5 m dal suolo. a) In polifora di calcestruzzo b) In tubo resistente alle sollecitazioni esterne c) In tubo con protezione meccanica supplementare d) Direttamente interrato in letto di sabbia con protezione meccanica aggiuntiva d) Cavo armato posato direttamente in un letto di sabbia con aggiunta di nastro monitore

Le stesse prescrizioni, per quanto riguarda profondità di posa e protezione meccanica supplementare, valgono anche per i cavi posati in tubi non resistenti alle sollecitazioni (fig. 2.2. b). I cavi installati in cunicoli , in condotti di calcestruzzo (fig. 2.3) o in tubi in grado di sopportare sollecitazioni esterne (fig. 2.2 a) invece possono, se necessario, essere installati a profondità minori di 0,5 m anche senza protezioni supplementari. Si ricorda che la Norma CEI 23-46, in relazione alla resistenza alla compressione, distingue fra i tubi che possono essere interrati tre tipi di tubi: tubi tipo 250, tubi tipo 450 e tubi 750 (i numeri indicano la forza in newton con cui i tubi vengono provati). Secondo tale Norma i tubi tipo 450 e 750 possono essere direttamente interrato mentre per i tubi tipo 250 si devono adottare delle precauzioni aggiuntive. Casi particolari, come l'attraversamento di strade in genere e strade ferrate, sono trattati dalla Norma CEI 11-17 alla quale si rimanda per maggiori dettagli. Per finire è bene ricordare che i cavi non devono essere manipolati quando l'isolante è sottoposto a temperature inferiori a 0 °C se in PVC e –25 °C se a base di materiali elastomerici. L'irrigidimento degli isolanti dovuto alle basse temperature può provocare fessurazioni quando i cavi, durante le normali operazioni di posa, sono sottoposti a piegatura.

Fig. 2.3 – Modalità di posa di cavi interrati in cunicolo affiorante e interrato
a) areato b) non areato c) non areato con riempimento d) interrato apribile

I pozzetti devono avere dimensioni adatte a consentire un agevole infilaggio dei cavi (fig. 2.4) nel rispetto dei raggi di curvatura stabiliti dal costruttore e, per quanto possibile, i tubi di un cavidotto che fanno capo ad uno stesso pozzetto devono essere tra loro allineati (fig. 2.5).

Fig. 2.4 - I pozzetti devono avere dimensioni adatte a consentire un agevole infilaggio

Fig. 2.5 – Devono essere rispettati i raggi di curvatura minimi stabiliti dai costruttori e i tubi di uno stesso cavidotto devono essere allineati all'arrivo nel pozzetto.

La forza di traino necessaria durante l'infilaggio (Norma CEI 11-17) deve essere esercitata sui conduttori e non sugli isolanti del cavo e non deve essere superiore a 60 N/mm2 riferita alla sezione complessiva dei conduttori di rame (50 N/mm2 per conduttori in alluminio). Per facilitare le operazioni di tiro possono essere utilizzati rulli per il traino che permettono di ridurre lo sforzo necessario evitando nel contempo danneggiamenti ai cavi stessi (fig. 2.6).

Fig. 2.6 – Attrezzi per facilitare le operazioni di tiro

 

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